"Andremo a Roma per una riunione con il ministro Urso il 16 febbraio e parleremo anche della situazione di Stellantis in Campania, che sta vivendo un momento non positivo con riferimento alle prospettive degli stabilimenti a Pomigliano e a Pratola Serra". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aprendo la riunione che si è tenuta con i rappresentanti sindacali che hanno espresso al governatore le loro preoccupazione e indicato i temi da affrontare, a loro avviso, col governo. "Pomigliano - ha detto De Luca - è la seconda unità produttiva Stellantis del Paese, non c'è un'aria positiva ora, c'è uno scontro tra dirigenti e operai. Non è una situazione tranquilla per i posti di lavoro. Parliamo di una realtà industriale complicata, che nel passato ha subito molti licenziamenti e ora ora arrivano nuove minacce per la cassa integrazione. Dobbiamo prepararci alla lotta, perché sappiamo che se si drammatizza la situazione i primi a essere sacrificati saranno gli stabilimenti meridionali. Affronterò il tema con il ministro e poi il giorno dopo resteremo a Roma per protestare contro lo stop ai fondi dell'Fsc, vogliamo far sentire a Roma la voce della Campania".
Pronti alla mobilitazione per il lavoro
"Diamo inizio a una stagione di mobilitazione straordinaria per garantirci il futuro. Oggi la Panda e Tonale vanno bene, i Suv li mandiamo in America, vendiamo i motori che vengono prodotti a Pratola Serra. La preoccupazione che dobbiamo avere è di trovarci appesi nel vuoto tra due anni perché una delle tecniche usate in passato è di farci trovare in una condizione oggettivamente insostenibile cioè essere fuori mercato dalla sera alla mattina e poi ci diranno che non siamo più competitivi" ha detto il presidente della Regione Campania- Il governo non ha un piano industriale sull'automotive, come Italia non abbiamo deciso cosa fare", ha aggiunto De Luca.
"Noi saremo impegnati a dare mano anche dal punto di vista finanziario per Pomigliano. Siamo pronti a sbloccare risorse per invitare Stellantis a fare nuovi investimenti in Campania. L'abbiamo fatto con altri gruppi industriali, lo faremo anche con Stellantis affinché siano stilati dei piani industriali per i due stabilimenti di Pomigliano che conta 4500 dipendenti e di Pratola Serra che ne conta 1600.
La Campania è la seconda realtà produttiva italiana del Gruppo Stellantis. Come ho potuto verificare, sono coinvolte anche 450 aziende dell'ndotto automotive, sono in ballo migliaia di posti di lavoro che non possiamo consentirci di perdere, se dovesse esserci qualcosa sulla riduzione di dipendenti, si faccia altrove ma non in Campania" ha aggiunto De Luca. "Veniamo da una realtà complicata, da parecchi licenziamenti volontari in Campania, le minacce su cassa integrazione e su riduzione del personale non possono non preoccuparci, siamo pronti alla lotta, senza amici e scontri. Se cresce la drammatizzazione della questione Stellantis, i primi a pagare saranno gli stabilimenti meridionali. La mia idea è di parlare con il ministro Urso giovedì a Roma per porre la questione Pomigliano affinché sia presente in modo forte sulla questione nazionale di Stellantis", ha concluso.