Avellino

Il dottore Carlo Iannace è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione. Medico chirurgo e senologo, specializzat onelle cure delle patologie tumorali, primario della Breast Unit all’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione nell’ambito del processo ” Welfare”. E scatta la solidarietà sui social, con centinaia di post di vicinanza.

Il processo, che è partito nel 2016,  ha visto il primario accusato delle ipotesi di falso e peculato, rispetto a  presunte irregolarità su operazioni di chirurgia estetica. Una pena, quella che dovrà scontare Iannace che, dopo un primo annullamento con rinvio alla Corte di Appello, è stata rideterminata in tre anni, un mese e 20 giorni di reclusione dalla Superma Corte di Cassassione per le sole ipotesi di falso. Escluso del tutto dai giudici di legittimità il reato di peculato, anche se l’ex consigliere regionale  è stato anche interdetto dai pubblici uffici.

Precedentemene la Suprema Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso discusso dal legale di Iannace, disponendo il rinvio davanti ad un’altra sezione della Corte di Appello di Napoli.

Immediata è scattata una vera e propria catena di solidarietà, innescata dalla notizia della sentenza. Centinaia di messaggi ora dopo ora stanno travolgendo il social. 

"Tu sei il mio angelo  grazie a te ho visto crescere  Aurora, sei stato per un bel po' al mio fianco. Grande Dottore , grande  uomo Carlo Iannace", scrive Eleonora.

Si stringono intorno al chirurugo amici, collegi, donne sue pazienti e impegnate nella lotta al cancro. Iannace è da sempre considerato uno dei più validi senologi. Ma non solo. Oltre l'alta specialità del suo lavoro, Iannace da anni ha messo in piedo la rete rosa di Amdos e Amos e altre associazioni, impegnate nella lotta al cancro al seno.

"Io so di certo, che se anche avesse sbagliato, lo ha fatto per superficialità, per ignoranza, per voglia di fare, per la sua incapacità di riuscire a dire no alle piu' svariate richieste che gli vengono fatte dalle sue pazienti che per la stragrande maggioranza, lo adorono, ma ci sta chi approfitta della sua bontà e lo mette nei guai. Lui non è un criminale, lui è un benefattore che ha dedicato la sua vita al bene degli altri, comme migliaia di persone possono testimoniare. Purtroppo i magistrati leggono aride carte e non i sentimenti degli uomini. La mia stima infinita e la mia amicizia all' unico MEDICO che io conosco che ha interpetrato ed interpreta la sua professione come una MISSIONE e non per lucro". Scrive il dottore Pasquale Porcile.

"Non ho mai conosciuto un medico come lui  Carlo Iannace, generoso ,sensibile ,  sempre disponibile,gratuitamente. Dopo avermi  visitata  gli ho chiesto quanto dovevo pagare , mi ha dato un buffetto sulla guancia e mi ha detto " va , cammina". Ermelinda ti ricordi andasti pure tu?  Più ho saputo che lo fa con tutti i malati ...Un santo e come tutti i Santi è perseguitato..Non ci crederò" MAI".. annota Carmen. 

“Caro Dottore voi siete la nostra forza e noi siamo lo vostra forza sempre con voiiiii E il momento di unirci tutte noi per  lui…lui per la vita, grande il nostro Dottore, forza e coraggio”, scrive Anna.
Ed Antonella:”Grande Medico, Uomo, che ha fatto del suo lavoro una MISSIONE, che con la sua Umanità, Professionalità ha permesso me e tantissime altre Donne di poter continuare il percorso della Vita. Questo è il Dottor Iannace. Sempre al suo fianco carissimo Dottore”.

In molti dicono di aver appreso della sentenza proprio nella Giornata mondiale dedicata alla lotta contro il cancro: “Caro Dottore -scrive Salvatore– la mia vicinanza e il mio pensiero a Te: Professionista, Medico, Uomo che ha speso e spende ogni secondo della sua vita per gli altri, per la prevenzione e per la terapia, per chi soffre. Sempre col sorriso, emblema di umanità, bontà d’animo, disponibilità e comprensione. Oggi e domani tutto il mio affetto e la mia solidarietà”.

Tra i messaggi anche quello del collega medico Franco Mazza: “Già sapevo ma la recente esperienza familiare che ci ha coinvolto direttamente mi ha fatto toccare con mano. Competenza, dedizione al lavoro, altruismo. Un medico come pochi. Una vita spesa nel campo della terapia e della prevenzione. Un punto di riferimento per tanti pazienti. Sempre col sorriso e sempre disponibile, per nulla interessato al profitto. 
Tutte le sue pazienti trovano sempre in lui ascolto, comprensione, umanità. Nessuna sentenza può e potrà mai annullare questi straordinari valori né potrà cancellare quel sorriso e quegli occhi che comunicano bontà e altruismo!
Forza Carlo! Hai tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà!”.

"Carlo Iannace è un uomo perbene, un uomo che ha donato sé stesso, la sua professionalità, la sua sensibilità a un esercito di donne e uomini colpiti dal cancro alla mammella instancabilmente, sempre con dolcezza, col sorriso e, sottolineerei, gratuitamente. Un uomo che ha fatto della sua professione una missione - spiega la preside Mimma Cerasuolo-..

La sentenza che lo vede colpevole di falso ideologico - e non altro - ferisce certamente lui ma danneggia soprattutto i malati che rischiano di non potere più essere seguiti in una struttura pubblica da lui con la sua dedizione e abnegazione."