"La tendenza drammatica dei suicidi in carcere è sorprendente soprattutto per la politica che è indifferente e vive in silenzio. Il tasso di suicidi in carcere è 20 volte superiore ai suicidi delle persone libere. Occorrono risposte concrete qui e ora, prima che ci sia l'irreparabile". 

Così Samuele Ciambriello, garante campano delle persone private della libertà personale e portavoce nazionale della Conferenza dei garanti locali dei detenuti, commentando il suicidio di un detenuto 58enne nel carcere di Carinola, quarto in Campania e quindicesimo in Italia dall'inizio del 2024. "Di troppe speranze deluse si continua a morire in carcere - aggiunge Ciambriello - c'è un trend drammatico.Occorre intervenire sull'organizzazione delle carceri, sul numero di psicologi, psichiatri ed educatori, figure di ascolto e di mediazione, ma anche sul numero dei progetti di inclusione sociale.

Occorre intervenire sulla concezione educativa che non c'è dentro il carcere. Occorre intervenire anche sulla coscienza civica rispetto a chi considera il carcere una risposta semplice a bisogni complessi, in primis la sicurezza".