"Quando scopriamo il vero volto del Padre, la nostra fede maturazione: non restiamo più 'cristiani da sacrestia', o 'da salotto', ma ci sentiamo chiamati a diventare portatori della speranza e della guarigione di Dio". Lo ha detto il Papa all'Angelus sottolineando che "Dio non è un padrone distaccato che ci parla dall'alto; al contrario, è un Padre pieno d'amore che si fa vicino, che visita le nostre case, che vuole salvare e liberare". , guarire da ogni maschio del corpo e dello spirito». "Vicinanza, compassione e tenerezza: questo è l'atteggiamento di Dio", ha sottolineato Papa Francesco. 

Poi il nuovo appello del Papa per la pace: "Mentre invoco su tutti la benedizione del Signore invito a pregare per la pace alla quale il mondo tanto anela e che oggi più che mai è messa a rischio in molti luoghi. Essa non è una responsabilità di pochi. Ma dell'intera famiglia umana. Cooperiamo tutti a costruirla con gesti di compassione e di coraggio", ha detto all'Angelus. "E continuiamo a pregare per le popolazioni che soffrono per la guerra. Specialmente in Ucraina, in Palestina, Israele", ha aggiunto.

 Il Papa all'Angelus ha anche ricordato che oggi in L’Italia si celebra la Giornata per la vita. "Mi unico ai vescovi italiani nell'auspicare il superamento di visioni ideologiche per riscoprire che ogni vita umana, anche quella più segnata dai limiti, ha un valore immenso ed è capace di donare qualcosa agli altri", ha sottolineato Papa Francesco. 

E sullo sfruttamento: "Tanti fratelli e sorelle vengono ingannati con false promesse e poi sottoposti a sfruttamenti e abusi. Uniamoci tutti per contrastare il drammatico fenomeno globale della trattazione di persone umane"