Greci

Basterebbero poche carriole di terra per eliminare quel terreno scivolato giù da una scarpata, ma dal dicembre del 2013, tutto è inesorabilmente fermo a Greci, come in altri punti della statale 90 delle Puglie tra cui il famigerato ponte a Tre Torri, dove neppure nella prima decade di settembre sono cominciati i lavori.

E poteva avere conseguenze davvero molto serie l'incidente verificatosi nella Valle del Cervaro all'altezza della frana della vergogna, così l'hanno battezzata ormai gli automobilisti. Il cedimento  è stato completamente dimenticato dall'Anas nonostante le tantissime sollecitazioni. Volume di terreno franato, non più di 1 - 2 metri cubi, presumibilmente a causa delle piogge incessanti di quel periodo. Il transito veicolare da allora è regolamentato da semafori e da una segnaletica spesso ballerina. Ne sanno qualcosa gli occupanti di un auto finiti in ospedale al Frangipane, dopo aver impattato contro un cartello, mal sistemato, spinto con ogni probabilità al centro della carreggiata dal vento.

Sul posto insieme all’Anas e ai sindaci del territorio si recò due anni fa, anche il segretario generale dell’Autorità di Bacino della Puglia  Antonio Rosario Di Santo. L’obiettivo era quello di trovare una soluzione immediata, al fine di ripristinare al più presto la circolazione, lungo questa importante arteria, balzata già alla cronaca nazionale, a causa del blocco dei collegamenti, sia su ferro che su gomma, dovuto alla frana di Montaguto, che aveva diviso in due l’Italia. Si diede vita ad un senso unico alternato disciplinato da due semafori, sia in direzione Napoli che Foggia e alla fine la situazione è rimasta così. Siamo al km 38 ­­+ 480, dove parte di un costone ha rovesciato terreno sulla carreggiata, dopo aver divelto una rete di protezione e contenimento.

A distanza di  due anni si chiede all’Anas di eliminare definitivamente quella finta frana, attraverso banali opere di facile realizzazione. Molti automobilisti e residenti si sono detti già pronti se necessario anche ad una colletta popolare.

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Gianni Vigoroso