Avellino

Ridotta la pena a Gerardo Limongiello, l'uomo, uccise sua moglie soffocandola con un cuscino il 5 maggio del 2021. L'accusa di omicidio volontario aggravato portò Limongiello davanti alla Corte d’assise di Avellino, che emise una condanna in primo grado nel novembre 2022, assegnandogli 21 anni di reclusione.

Tuttavia, nel 2023, Limongiello presentò Appello contro la sentenza di primo grado presso il tribunale di Avellino. Questa mattina, l'udienza dinanzi alla II sezione della Corte d’Assise d’appello di Napoli.

Dopo un lungo dibattito difensivo, guidato dall'avvocato Mario di Salvia, la Corte si è ritirata per deliberare. Il verdetto finale ha accolto l'appello, riducendo significativamente la condanna da 21 a 14 anni di reclusione.

Il Procuratore Generale, al contrario, aveva richiesto la conferma della condanna di primo grado a 21 anni. Nonostante ciò, Limongiello non è stato soggetto a misure cautelari da tempo, dopo che la Corte d’assise d’appello di Napoli ha revocato ogni restrizione su sua istanza lo scorso anno.