Avellino

Il Tribunale di Avellino, riunito nella Sezione Penale II - Collegio D, presieduto dal Dott. Lucio Galeota e composto dal Dott. Gennaro Lezzi, ha emesso un'ordinanza cruciale in merito al riesame avverso il sequestro probatorio dello smartphone del 26enne, partecipante al concorso dei vigili urbani, che si è svolto al Comune di Avellino. Candidato difeso dall’avvocato Gaetano Aufiero. La decisione è stata presa in seguito alla richiesta di Riesame presentata nell'interesse del giovane, il cui telefono era stato oggetto di sequestro su decreto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, il primo gennaio scorso.

La vicenda ha origine da un esposto, non presente negli atti ma richiamato nel verbale di esecuzione del sequestro, che segnalava la presunta conoscenza da parte del candidato delle domande predisposte dalla commissione esaminatrice del concorso pubblico per esami per l'assunzione di dieci istruttori di vigilanza cat. C1. Gli agenti del nucleo della Guardia di Finanza di Avellino, agendo di conseguenza, acquisirono i documenti pubblicati sull'albo pretorio del Comune di Avellino relativi al bando di concorso indicato.

Tuttavia, durante l'esecuzione del sequestro, non sono stati effettuati accertamenti sul telefono in questione al fine di verificare l'effettiva presenza delle domande della commissione esaminatrice. Inoltre, non è emerso alcun elenco scritto dei quesiti da rivolgere ai candidati durante la prova orale, rendendo impossibile l'accertamento retroattivo. Di conseguenza, l'istanza di riesame presentata dall'avvocato Aufiero è stata accolta dal Tribunale di Avellino. La decisione è stata motivata dall'assenza di esigenze probatorie che giustificassero il mantenimento del vincolo cautelare sul telefono cellulare. Pertanto, il Tribunale ha disposto il dissequestro del telefono e la sua restituzione all'avente diritto.