Era accusata di maltrattamenti, lesioni aggravate ed estorsione, ma è stata assolta perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza del Tribunale per una 35enne di Benevento chiamata in causa nel 2022 – era finita in carcere, poi ai domiciliari - da una inchiesta del sostituto procuratore Flavia Felaco che aveva messo nel mirino i comportamenti che la donna, difesa dall'avvocato Fabio Russo, avrebbe mantenuto nei confronti dei genitori – sono stati rappresentati dall'avvocato Antonio Leone -, sottoposti ad un “sistema di vita tormentato e sottomesso”, e costretti a darle i soldi da spendere per alcol e droga.
Secondo gli inquirenti, avrebbe percosso con calci e pugni il papà, facendolo cadere dalla sedia a rotelle sulla quale è inchiodato per una invalidità, l'avrebbe preso per il collo e strattonato. Avrebbe inoltre lanciato un posacenere contro la mamma, mentre ad entrambi avrebbe riservato offese pesantissime. Avrebbe infine minacciato di morte, anche con un coltello, il padre.“Ti sgozzo e ti butto dalla finestra...”, gli avrebbe urlato, terrorizzandolo.
Per l'imputata il gip Pietro Vinetti aveva disposto il giudizio immediato, nella stessa occasione aveva anche deciso la trasmissione alla Procura, non ravvisando profili di connessione, degli atti relativi a due addebiti di minaccia e violazione di domicilio prospettati per le condotte che la 33enne avrebbe assunto nei confronti di un avvocato. “Dammi il fascicolo, stasera scasso tutto, non ho niente da perdere, tu non hai capito con chi hai a che fare...”, avrebbe detto al professionista, restando nello studio del legale nonostante fosse stata invitata ad andar via.