Apice

Avrebbe usufruito di un credito d’imposta ritenuto inesistente, con “conseguente natura illecita del relativo risparmio d’imposta”. E' questo il quadro nel quale la guardia di finanza ha eseguito un sequestro preventivo, per un importo di 102mila euro, a carico di una società con sede ad Apice che opera nel settore dell’edilizia.

Il provvedimento, firmato dal Gip su richiesta della Procura, è stato adottato in una inchiesta avviata dopo una verifica fiscale nel corso della quale sarebbe emerso che “ impresa aveva indicato nella dichiarazione dei redditi un credito d’imposta derivante da costi sostenuti per un progetto innovativo rientrante nella categoria “ Ricerca e Sviluppo”, sostenendo il conseguente accrescimento del know how industriale, così ottenendo la compensazione dei costi asseritamente sostenuti ( nella quasi totalità per prestazioni lavorative dei dipendenti e non per investimenti tecnologici o in materiali) con il debito tributario e contributivo dell’impresa – che non era pertanto versato pro quota” .

Secondo gli inquirenti, il progetto “non era caratterizzato dai necessari elementi di innovatività e creatività, così integrandosi gli indizi del reato di cui all’art. 10 quater Dlvo 74/00 per la inesistenzadel credito d’imposta usufruito dalla società di Apice e conseguente natura illecita del relativo risparmio d’imposta oggi sottoposto a sequestri”.

In corso perquisizioni e ulteriori accertamenti al fine di “verificare la sussistenza di profili di responsabilità in capo a società di consulenze e professionisti che avevano curato la pratica e redatto perizie giurate che asseveravano la legittimità del credito d’imposta e la circostanza che tale modus operandi sia stato utilizzato per ulteriori compensazioni d’imposta del medesimo tipo”.