Il Pm ha insistito per il rinvio a giudizio, la difesa per il non luogo a procedere per i suoi assistiti, poi la decisione del gup Vincenzo Landolfi, che ha spoedito a processo - partirà il 30 settembre - le due persone coinvolte in una inchiesta in materia di favoreggiamento della prostituzione condotta dal pm Maria Colucci e dai carabinieri. Si tratta di Carmelina Vene , 63 anni, di Montesarchio, e del figlio, Biagio Antonelli, 26 anni – per entrambi l'avvocato Teresa Meccariello -, che a metà giugno 2022 erano finiti agli arresti domiciliari, poi revocati e attenuati dopo gli interrogatori.
Nel mirino degli inquirenti, due appartamenti nella zona di via Torre della Catena e al rione Libertà e l'attività di affittacamere 'Casa vacanze' intestata ad una società di cui Antonelli è socio accomandatario e la madre socio accomodante.
Quest'ultima, comparsa dinanzi al giudice che ne aveva ordinato l'arresto, aveva ammesso di sapere che le donne alle quali fittava una stanza erano delle prostitute, ma aveva escluso di averle in qualche modo agevolate. Perchè, aveva sostenuto, il prezzo che pagavano per la locazione – dai 350 ai 420 euro a settimana – era quello di mercato. Aveva inoltre aggiunto che quando da lei non c'era posto, le sue interlocutrici si rivolgevano ad un'altra persona al rione Ferrovia., precisando che sui due immobili paga un doppio mutuo con la cessione del quinto, anche se il secondo – aveva concluso – è stato messo in vendita a febbraio, il giorno di San Valentino.
Dal canto suo, il figlio aveva proclamato la sua estraneità ai fatti. Aveva spiegato di studiare a Fisciano, e di essere il destinatario dei nomi che la mamma gli inviava, perchè li registrasse, via Whatsapp. Un compito svolto da remoto, accompagnato dai rapporti con un commercialista in materia di emissione delle fatture. Il giovane aveva anche definito il senso di una conversazione intercettata dai carabinieri, affermando che il suo invito a distruggere il “registro verde” era motivato dal fatto che, per questioni di privacy, non poteva essere tenuto.