Benevento

Puntata speciale di Ottogol alla presenza di Marcello Carli. Il direttore tecnico ha chiuso l'operazione Nardi e nei prossimi giorni sarà a Milano per chiudere il mercato del Benevento. Di seguito, le sue dichiarazioni nel corso della trasmissione in onda su Ottochannel. 

Carli e la polemica da Avellino

"Ho grande rispetto per Perinetti, di certo non voglio fare polemiche. La cosa è stata semplice: volevamo prendere un attaccante e abbiamo puntato Lanini da diverso tempo. Il nome l'ha fatto Vigorito a pranzo, mi sono alzato e il procuratore mi ha detto che c'era margine. All'Avellino non devo fare nessun torto, abbiamo rispetto per una grande piazza. Perinetti è troppo intelligente e sa che non gli abbiamo fatto il dispetto. Non farò mai polemiche contro di lui". 

Carli e le strategie di mercato

"A Milano si deve andare negli ultimi due giorni perché c'è sempre qualcosa che può capitare. Il grosso lo abbiamo fatto. Sul difensore, abbiamo grande fiducia in Viscardi. Terranova si sta allenando bene, oggi è rientrato Meccariello anche se ne avrà per un altro mese. Il nostro mercato in entrata è permettere a chi non si è ancora espresso al meglio di riuscirci. Con Auteri parlavamo anche dell'ipotesi di un cambio di modulo. Siamo molto contenti. Sicuramente faremo un paio di uscite. Per Kubica vorremmo che il mister ci provasse fino alla fine. Su Karic, il ragazzo ultimamente fa intravedere che ha la testa tra le nuvole. Se troveremo la situazione giusta, non ci saranno problemi. Ho bisogno di trasmettere positività ai ragazzi perché le nostre soddisfazioni ce le toglieremo. In estate abbiamo fatto quattro operazioni nelle ultime ore, quindi può capitare l'occasione fino alla fine. In entrata abbiamo fatto ciò che volevamo. Oggi abbiamo affrontato in modo serio le varie tematiche con il mister e con il presidente. Il grosso lo abbiamo fatto. Il difensore? Si può giocare anche a quattro. Abbiamo fatto le valutazioni per un esterno, ma c'è Simonetti che è un ottimo calciatore. Cosa voglio dire? Sicuramente qualcosa abbiamo fatto perché servivano, ma cerchiamo di avere fiducia nei nostri ragazzi perché potranno dare di più". 


Carli e la cessione di Tello

"Tello è un calciatore importante, ma non ci opponiamo a chi vuole andare via. Il presidente ci ha parlato, il ragazzo ultimamente si è comportato meglio. Era un po' disconnesso, ci ha chiesto di andare via e si è profilata questa pista del Catania. Da mercoledì avremo Nardi a disposizione, ci siamo subito mossi per sostituirlo". 


Carli e gli errori arbitrali

"Non attaccherò mai l'arbitro in televisione perché è da vigliacchi farlo quando non può controbattere. Gli ho detto ciò che dovevo negli spogliatoi, davanti al commissario di campo. Sono stato espulso dopo essere entrato nel campo, mi sono rivolto all'assistente chiedendogli di dare una mano al direttore di gara. L'errore, comunque, è clamoroso". 


Carli spiega le scelte Andreoletti e Auteri

"La mia idea iniziale, per quello che dovevamo affrontare, è di aver preso un allenatore giovane e di qualità perché avrebbe affrontato le difficoltà con entusiasmo. Un allenatore più strutturato non lo avrebbe fatto. Il presidente ci ha messo nelle condizioni per fare bene. La cosa che non ha funzionato è che io pensavo che i primi mesi sarebbero stati difficili, per poi ripartire. Invece è stato il contrario, ho visto la squadra perdersi. Quando cambi allenatore, se sbagli il cambio diventa un'annata drammatica. Quando c'è stato il discorso di Auteri, prima della partita con il Catania, sono stato io a fare il suo nome. Volevo trovare un allenatore di categoria. Da parte sua c'era il discorso di una motivazione forte e soprattutto c'era un presidente che lo conosceva in modo totale. Quando ho fatto il nome di Auteri, il sorriso di Vigorito a detto tutto. Purtroppo la partita con il Catania è andata male e abbiamo subito chiamato Auteri. Io ci ho giocato contro con l'Empoli quando lui era a Nocera, non ci ho capito niente. L'ho sempre seguito con affetto perché le sue squadre giocano un bel calcio". 


Carli e la risposta a Capuano 

"Capuano è un ottimo allenatore e gli sono affezionato. Il discorso degli investimenti è una tiritela che non esiste. Venendo dalla B abbiamo dei costi importanti, ma il mercato che abbiamo fatto è stato impostato con un discorso economico ben preciso. Nardi lo abbiamo preso perché è andato via Tello, altrimenti non sarebbe arrivato nessuno. Siamo partiti da una situazione particolare, ma non lo dico altrimenti si pensa che cerchiamo alibi. Dobbiamo solo lavorare. Il mister sta facendo un grande lavoro, poi è giusto che la gente ci sproni a migliorare. Questa squadra ha già dentro elementi che possono fare di più. In questo momento la capolista è la Juve Stabia. Se noi siamo terzi è perché lo meritiamo. Io so dove ho sbagliato. Sicuramente una cosa la so: rispetto il club e la città. Tutto ciò che ho fatto è nel rispetto della società, senza fare cose folli. Per me il meglio è cercare di fare una cosa seria, non folle".  


"Abbiamo fatto delle scelte dolorose"

"Evito di guardare la classifica. Abbiamo fatto delle scelte dolorissime nel nostro percorso perché vai a rinnegare degli aspetti su cui ci eravamo basati. Con la Turris è iniziato un altro campionato. Questi due punti persi fanno più male perché abbiamo perso terreno. Stiamo pagando il periodo di appannamento che abbiamo avuto. In un campionato sono situazioni che capitano. A me hanno dato fastidio i contropiedi concessi nel finale. Sono strafelice perché ho trovato un mister molto preparato. Dobbiamo supportarlo e far sì che i ragazzi crescano. In squadra ci sono ragazzi che hanno dato meno rispetto a ciò che potrebbero". 


"Squadra in crescita, ma dobbiamo migliorare"

"Quando non vinci c'è rammarico. Sul pullman c'era un silenzio di tomba, è giusto che la squadra voglia sempre vincere. È innegabile che non siamo stati bravi perché i gol del Taranto sono nati da nostri errori. Abbiamo dato l'impressione di fragilità perché nel finale abbiamo fatto degli errori di posizionamento. La partita ha detto che stiamo crescendo come personalità e come qualità, che dobbiamo crescere ancora tantissimo, ma che non possiamo perdere neanche un minuto perché questo è un campionato forte. Se penso alla prima di Auteri contro la Turris e questa in trasferta, credo che la crescita si veda".