Sale a diciannove il numero dei denunciati per il saluto romano in occasione della commemorazione di Acca Larentia a Roma, l'adunata del 7 gennaio scorso a cui avevano preso parte alcune centinaia di persone e finita sotto i riflettori per le modalità in cui si è svolta, come ogni anno, la cerimonia. Sono già oltre cento le persone identificate grazie all'analisi di foto e video, alcuni comparsi anche sui social.
Ai primi cinque indagati di qualche settimana fa se ne sono aggiunti altri quattordici, ma il lavoro della Digos prosegue per risalire alle generalità di altri responsabili del gesto in quella manifestazione davanti alla ex sede Msi in via Acca Larentia. Grazie alla collaborazione con i reparti investigativi della polizia di altre città, sono stati riconosciuti altri attivisti di Casapound che, per l'occasione avevano raggiunto la capitale: nel fascicolo aperto della procura capitolina, oltre a militanti romani, figurano altri provenienti da Avellino, Caserta, Napoli, Forlì Cesena.
Del coinvolgimento di militanti napoletani si era saputo nei giorni scorsi, nell'ambito dell'inchiesta della procura partenopea sulla rapina subita da un fotografo che venne picchiato perchè indossava una spilla antifascista.
Quattro dei cinque indagati a Napoli, infatti - accusati di rapina e lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere e ricettazione - avevano preso parte alla manifestazione di Acca Larentia. Tra i partecipanti a quell'iniziativa, culminata con la cerimonia del 'presente' in ricordo dell'eccidio del 1978, erano molti gli appartenenti a sigle della galassia dell'ultradestra della Capitale, ma c'erano anche gruppi provenienti da altre città e dall'estero, in particolare militanti di movimenti neonazisti russi e tedeschi.