Canapa, è tempo di raccolta: la coltivazione di Volturara Irpina, voluta dall’Associazione Canapairpinia, offre i suoi frutti. Per chi si fosse perso il nostro precedente articolo sull’argomento, riavvolgiamo i tratti salienti del progetto: la coltivazione della canapa è nata da alcuni giovani irpini desiderosi di rilanciare l’economia green della provincia, investendo su una coltura le cui proprietà sono ancora oggi in larga parte sconosciute e bonificare il territorio da tracce d’amianto e altre sostanze tossiche. La canapa, grazie alle proprie radici, trattiene infatti i metalli pesanti contenuti nel terreno. L’iniziativa ha come scenario la Piana del Dragone, area storicamente esposta allo sversamento rifiuti e all’inquinamento ambientale.
Ora è giunto il tempo della raccolta: i ragazzi di Volturara hanno invitato la popolazione e i curiosi a ritrovarsi in Via Gennaro Vecchi, a Volturara irpina, per vedere i risultati raggiunti in questi mesi e confrontarsi sui vantaggi della coltivazione della canapa. La lavorazione di questa pianta, infatti, consente anche la produzione di alcuni prodotti antitumorali, come l’olio e il pane. Senza contare l’utilizzo tessile e quello edilizio. I giovani parleranno inoltre del grande pregiudizio che, dalle nostre parti, colpisce quest’iniziativa: parte dell’opinione pubblica crede ancora che questa pianta sia droga, per la grande somiglianza delle foglie con quelle della marjuana. Ma la minor presenza di THC, storico principio attivo della marjuana, smentisce in modo inequivocabile questa tesi.
Andrea Fantucchio