Le voci di corridoio erano state confermate. Il Napoli contro l'Inter nella finale della Supercoppa italiana era sceso in campo con lo stesso identico modulo proposto contro la Fiorentina, benché più d'uno aveva avvertito Mazzarri che Lautaro non era Beltrán e Thuram non era Ikoné. In più gli azzurri avevano perso anche Mario Rui all'ultimo momento per una vescica a un piede, sostituito dal più che osannato Zerbin. Neanche il tempo di chiedermi perché a quel punto non giocare a specchio con un 3-5-2, che il piglio dei partenopei mi faceva ricredere. Ma non durava. Poi ci pensava l'arbitro.
IL PIZZINO SPOT di Urgo: Ci pensava l'arbitro
Finale di Supercoppa alla fine decisa da Rapuano...
Redazione Ottopagine