Benevento

Ha escluso Rete ferroviaria italiana come responsabile civile ed ha respinto l'eccezione sulla costituzione dell'Anmil come parte civile al pari della Cgil – rappresentate dagli avvocati Massimiliano Gabrielli ed Alessandra Arfè, sostituiti dal collega Giovanni De Blasio- e dei familiari della vittima, assistiti dall'avvocato Cataldo Maria Fornari.

Sono le decisioni del gup Roberto Nuzzo nell'udienza preliminare a carico delle sei persone coinvolte nell'inchiesta sulla morte di Tommaso De Luca, il 58enne operaio di Afragola che il 3 febbraio del 2020 aveva perso la vita in un incidente sul lavoro accaduto all'interno della stazione ferroviaria di Benevento.

L'elenco include Marco Cerullo (avvocato Paolo Carrara), 63 anni, funzionario presso il Centro produzione territoriale di Rete ferroviaria italiana di Napoli, Luigi Tamantini (avvocato Angelo Pignatelli), 48 anni, consulente esterno di Rfi, Vincenzo Tucci (avvocato Angelo Leone), 58 anni, della «Cm costruzioni» rappresentante di una delle imprese capogruppo che aveva partecipato all’appalto dei lavori, Mario Filosa (avvocato Michele Riggi), 73 anni, rappresentante dell’impresa «Macfer», esecutrice dei lavori, Emilio Russo (avvocato Angelo Russo), 67 anni, della ditta «Rem srl», l'impresa che li aveva in subappalto, della quale De Luca era dipendente come Pasquale Moccia (avvocato Giuliano Russo), 61 anni, di Cardito.

L'appuntamento di questa mattina è stato scandito dall'intervento del pm Maria Colucci, che ha insistito per il rinvio a giudizio degli imputati, incrociando l'ovvia adesione dei legali delle parti civili ma non degli avvocati Carrara, Giuliano Russo e Angelo Russo, che hanno sollecitato il non doversi procedere per i loro assistiti. Il giudice si pronuncerà il 29 gennaio dopo le ultime arringhe dei difensori.

Il dramma, al centro di un'indagine della polizia ferroviaria, si era verificato in un cantiere aperto a ridosso dei binari, confinante con via Mura della Caccia, nel quale era in corso la costruzione di un edificio destinato ai nuovi Uffici Movimento  della stazione centrale. Per cause da accertare, l'operaio era caduto dalla struttura: un volo di quattro metri che non gli aveva dato scampo, rendendo inutili, purtroppo, i soccorsi.