Lo scolaro ripetente Walter Mazzarri, personaggio una volta guascone e sanguigno, anche se nient'affatto sprovveduto e anche - avrebbe detto un caro amico - simpatico come la sabbia nel costume, aveva finalmente svelato la sua natura di asino del 4-3-3 e, nella semifinale contro la Fiorentina in terra deserta (e come sennò) d'Arabia, aveva schierato un 3-4-2-1 di antica e per nulla rimpianta memoria. Allo scadere del primo tempo le statistiche dicevano prevalenza assoluta dei gigliati e vantaggio Napoli (in contropiede). Alla fine di tutto, 3 a 0 per gli azzurri. Quando si dice, la bassezza è mezza bellezza.
IL PIZZINO SPOT di Urgo: Mezza bellezza
Mazzarri ha abbandonato il 4-3-3 e almeno il risultato in Supercoppa è arrivato...
Redazione Ottopagine