«Non è la camorra a minacciarmi, piuttosto va seguita la pista politica». In una video-intervista, che potrete ascoltare a partire dalle 13 scaricando l'app gratuita di Ottopagine da Play o Google Store, il sindaco di Quindici, Eduardo Rubinaccio, racconta la sua verità sull'intimidazione subita.
Tre colpi di pistola esplosi contro la sua abitazione quindicese in via Casa Amelia. Un attentato che, secondo la fascia tricolore, sarebbe da collegare all'attività politica ed amministrativa posta in essere in questi primi mesi di consiliatura. «Abbiamo trovato un comune disastrato, con un buco di oltre 4 milioni di euro. Da qui la decisione di dichiarare lo stato di dissesto finanziario. Un atto che, se accolto da Ministero e Corte dei Conti, porterà numerose conseguenze in paese, a partire dall'abolizione di tutte quelle consuetudini particolari alle quali da tempo sono stati abituati alcuni cittadini...».
Rubinaccio, inoltre, non esclude un collegamento tra gli spari contro la sua abitazione quindicese e il ritrovamento, avvenuto appena 24 ore prima a Lauro, di una pistola pronta all'uso, occultata sotto il monumento dedicato alle vittime della strage di Bologna. L'abitazione principale del sindaco e della sua famiglia dista infatti poche centinaia di metri dalla piazza. «E' una coincidenza strana, ho fatto le mie valutazioni e ne ho parlato con le forze dell'ordine che ora indagano sulla vicenda».
Rocco Fatibene