Danilo Iervolino guarda con particolare interesse alla multiproprietà. Un aspetto che il presidente della Salernitana ha svelato ad Ottochannel, nel corso di un'intervista andata in onda nella trasmissione Granatissimi. L'imprenditore di Palma Campania nei giorni scorsi è stato accostato dai media australiani ai Newcastle Jets, formazione che milita nel campionato di massima serie australiano. Una voce che Iervolino non ha smentito.
“C’è di vero che quest’industria da una parte mi stanca e dall’altra mi esalta”, ha esordito il presidente della Salernitana. “È evidente che io sono un imprenditore e valuto sempre con attenzione le opportunità. Al netto di tutto, l’idea mia è che credo moltissimo nelle multiproprietà. Credo nelle multiproprietà perché diano regola, danno una strategia di medio-lungo periodo migliore, danno anche un’opportunità diversificata, una fan base che può addirittura creare sinergie importanti, una managerialità che è centralizzata. Al netto di tutto io credo nella multiproprietà, l’ho sempre detto. Non so se ciò avverrà con la Salernitana. Ha visto come ha fatto bene Redbull? È entrato nel calcio e da qualche anno ha dimostrato di avere ragione perché è un modello giusto”.
L'ipotesi, dunque, resta in piedi e potrebbe rappresentare un'opportunità futura. Nel frattempo il presidente della Salernitana continua a valutare gli aspetti legati al tema delle infrastrutture. “Per quel che riguarda lo stadio Arechi mi sembra che è tutto definito, quindi lo sforzo e l’attenzione della Regione nei confronti degli stadi in generale, vediamo al Maradona e quindi anche all’Arechi, mi sembra una strada giusta. Il centro sportivo, al netto di proprietà o non proprietà, dove siamo o cambiamo aria, deve essere funzionale. Quindi innanzitutto i campi e tutto il resto a favore dei giocatori. Abbiamo sempre prestato attenzione a questo, abbiamo il primo centro Lab di Tecnogym dal primo giorno che vide anche la visita del patron di Tecnogym a Salerno, Nerio Alessandri, a cui abbiamo affidato tutto il centro gym. Campi super nuovi, quindi delle infrastrutture già adeguate alla massima serie. C’è sempre attenzione sul centro sportivo perché è il laboratorio dove si formano i giocatori. Devo dire che, forse non nei tempi che volevamo, ma siamo molto soddisfatti”.
Sembrano, però, essersi allungati i tempi per la realizzazione di un possibile centro sportivo di proprietà. “Noi abbiamo già un contratto di fitto, abbiamo un’area individuata, vediamo i progetti. Se dovesse andare in porto il progetto comunque impiegherà anni per la realizzazione perché un progetto non si realizza in un giorno ma nel frattempo abbiamo messo nelle migliori condizioni il Mary Rosy per operare e quindi siamo contenti. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare nel migliore dei modi”.