Scafati

«Se entro fine mese la Regione Campania non ricevera i componenti del Cotucit per discutere dell’ospedale di Scafati e non presenterà un piano concreto per la riapertura dell’Emergenza 24 ore su 24, io mi dimetto da consigliere comunale. E invito a fare lo stesso anche agli altri colleghi dell’assise».

E' pronto a compiere un’azione di protesta eclatante Michele Raviotta, esponente dell’opposizione scafatese, che ieri mattina ha fatto il punto della situazione sanità in città insieme agli altri componenti del movimento civico. D’altronde il fedelissimo di Pino Arlacchi non è nuovo a minacce del genere, visto che lo scorso anno ipotizzò di incatenarsi davanti all’ospedale per riottenere l’Emergenza.

«Tutti i politici si sono dimenticati del “Mauro Scarlato” dopo la campagna elettorale, ma noi no. Aspettiamo risposte dal governatore De Luca e i suoi collaboratori entro fine mese». Dello stesso avviso anche Silvio Ruotolo, delegato Cotucit: «Non si può morire più perché l’ospedale è a mezzo servizio. I medici non hanno nemmeno i cerotti e se li portano da casa», ha detto. «Qualche giorno fa, inoltre, una persona è deceduta in un’ambulanza. Ma in che mondo viviamo». La battaglia del Cotucit è sostenuta anche dal delegato del Tribunale dei diritti del malato, Tonino Russo.

 

Redazione Sa