Ariano Irpino

Con una bellissima e suggestiva immagine di via Anzani, nel rione Sambuco la città del tricolle si riappropria del tradizionale informatore arianese.

Una bella notizia a sorpresa che coincide proprio con l'avvio del 2024. L'opera porta la firma di Amedeo Iacobacci, che con impegno e determinazione è riuscito a ripristinare questa iniziativa tanto cara alla città, agli operatori commerciali e a molti emigranti.

"Dopo un periodo di stop forzato - afferma Iacobacci - ritorna, come di consueto l'appuntamento con l'informatore arianese che da quest'anno ci farà compagnia dall'inizio dell'anno.

Come sempre ricco di notizie utili e di curiosità, offrirà  in questa edizione diversi contenuti  significativi: un articolo sulla nuova sede del museo della civiltà normanna e delle armi in asta, ubicato presso palazzo Bevere-Gambacorta, elaborato magistralmente dal direttore Giuseppe Muollo, alcuni scritti riguardanti la storia del nostro paese nella rubrica "Accadde 50 anni fa", curata da Tonino Alterio, la ricerca di Ireneo Vinciguerra: "Un'ipotesi di attribuzione della Madonna del Carmine" e l'immancabile poesia in vernacolo di Luigi Pietrolà, questa volta sul mondo dei social. Ringrazio - conclude Iacobacci - l'amministrazione comunale per la sua vicinanza e auguro a tutti buon anno e una piacevole lettura."

Nel sommario, la mappa della città, vie, contrade e aree di attesa, uffici, scuole, orari celebrazioni, numeri utili, ricettività, eventi da non perdere e tanto altro ancora. Tra le curiosità il dialetto locale, da dove deriva e i soprannomi arianesi.