“Nella sanità siamo all'anno zero, come Regione Campania stiamo facendo i salti mortali ma il Governo non ci aiuta, anzi sta uccidendo la sanità pubblica”.
Ad Avellino per inaugurare il nuovo blocco parto dell'ospedale Moscati, ennesimo affondo del governatore Vincenzo De Luca sulla sanità pubblica, in particolare sulla carenza dei medici. “Faremo la battaglia nelle prossime settimane per avere più personale e per avere le risorse necessarie”.
Ad accoglierlo il manager Renato Pizzuti, il Direttore generale dell’Asl Avellino, Mario Ferrante, i consiglieri regionali Enzo Alaia e Maurizio Petracca e diversi primari, da Carlo Iannace a Cesare Gridelli.
Altro problema quello che riguarda le liste d'attesa. De Luca rivendica la bontà del suo operato. "Al netto di un problema che riguarda tutta l’Italia comunque riusciamo ad essere i migliori del nostro paese".
"Lavoriamo anche per tutelare il comparto nelle aree interne - ha aggiunto De Luca - Qui in Irpinia tra il Moscati e il Landolfi di Solofra siamo all'avanguardia. Ricordate le discussioni di due anni fa? Noi avevamo assunto un impegno d’onore: il Landolfi non si sarebbe chiuso, ed è stato pure potenziato con un investimento importante che alla fine sarà di 15 milioni di euro”.
Nel nuovo blocco parto sono state infatti realizzate cinque sale dedicate al travaglio, al parto e al post partum, e ogni donna avrà una stanza riservata per l’intera durata dell’evento nascita. Il blocco, arredato con gigantografie alle pareti diversificate nei diversi ambienti e suppellettili moderne, è dotato anche di una sala risveglio, una control-room per il personale infermieristico e di una tisaneria a servizio delle pazienti.