Guardare Torino-Napoli - lo confesso - è stata una sofferenza. Eccetto Gollini che non poteva fare niente di più di quel (poco) che ha fatto, tutti gli altri mi sono sembrati lenti, stanchi, svagati e tristi. Arrivavano regolarmente in ritardo su tutte le seconde palle; Lobotka in almeno tre occasioni ha avuto la possibilità di verticalizzare ed è tornato indietro (gran brutto segno!); Cajuste è compassato come Anguissa ma con una classe infinitamente inferiore; Mario Rui più che un professore sembrava un ripetente della prima elementare; Kvaratskhelia era alle Maldive, altro che in Europa.
IL PIZZINO SPOT di Urgo: Altro che in Europa
Torino-Napoli è stata una sofferenza: di questo passo non si va da nessuna parte
Redazione Ottopagine