Avellino

"Nessun aiuto e’ arrivato dalla comunità di Prata Principato Ultra. Non abbiamo avuto nessun aiuto dalle persone sentite in paese. Questo l’ho già detto in passato, ma voglio ribadirlo anche oggi, tre anni dopo la scomparsa di Domenico Manzo. Questo per me è motivo di sconforto”. E’ una nuova dura analisi quella del Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma rispetto alla mancanza di collaborazione della comunità di Prata Principato Ultra, nella vicenda legata al giallo di Domenico Manzo. Il magistrato, che insieme alla pm Lorenza Recano, coordina le indagini ha voluto rassegnare questo dato alla vigilia degli esami al Ris su una traccia che potrebbe rilevarsi significativa per le ipotesi che Procura e Carabinieri hanno avanzato sulla scomparsa di Manzo. Le sue parole sono per i giornalisti che lo hanno intervistato a margine del convegno al Polo Giovani, coordinato dal direttore di Ottochannel tv Pierluigi Melillo, con la relazione del vescovo di Acerra. Un confronto organizzato da Azione Cattolica.

Tre anni fa, dunque, scompariva Mimì Manzo. Non per questo però gli inquirenti si fermano: “Sono un tipo molto testardo e vado avanti – ha spiegato Airoma. – Ci sono alcuni elementi su cui stiamo lavorando e andiamo avanti. Ovviamente spero e mi auguro che portino a una soluzione. Una persona scomparsa è sempre un fallimento per gli investigatori. Per cui non mollo. Quello di domani potrebbe essere un passo significativo in avanti. Noi abbiamo alcuni elementi su cui stiamo lavorando, questo potrebbe essere un elemento che rafforza una determinata ipotesi. Ce la mettiamo e ce la metteremo tutta”.