La minaccia di un conflitto più ampio con l’Iran è sempre più vicina e reale.
Gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele e il bombardamento israeliano della Striscia di Gaza hanno incoraggiato un Iran nuovbamente aggressivo.
Dopo aver lanciato decine di attacchi in tutta la regione, gruppi iraniani per procura sono entrati in conflitto diretto con le forze statunitensi due volte la scorsa settimana, e Washington minaccia apertamente attacchi aerei se la violenza non diminuisce.
Il programma nucleare iraniano si è notevolmente intensificato. Gli ispettori internazionali hanno annunciato il mese scorso che l'Iran ha avviato un triplo aumento del suo arricchimento di uranio quasi da bomba. Si stima che l’Iran abbia ora il carburante per almeno tre armi atomiche. Funzionari dell’intelligence statunitense ritengono che l’arricchimento necessario per trasformare quel carburante in materiale adatto ad una bomba richiederebbe settimane.
Funzionari dell'intelligence statunitense ed europea affermano di non credere che gli iraniani vogliano un conflitto diretto con gli Stati Uniti o Israele, uno scenario che i funzionari sospettano non finirebbe bene. Ma Teheran sembra più che disposta a spingersi oltre.
Una nuova dinamica di potere: dall’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, l’Iran non si trova più isolato. Si trova improvvisamente in una sorta di alleanza sia con Russia che con Cina, due membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, in un'epoca passata, sostenevano Washington nel tentativo di limitare il programma nucleare iraniano.