Napoli

Prendere Garcia è stato un errore, sostituirlo con Mazzarri è stato peggio. Tutti stimano e provano riconoscenza per il tecnico toscano, ma il campo dice che sta facendo peggio del suo predecessore, cosa che sembrava impossibile un mese e mezzo fa. I miglioramenti di cui ha parlato l’allenatore, ammesso che ci fossero, sono svaniti nella disfatta del Torino. A differenza di quanto dice Mazzarri il Napoli non solo non gioca bene, ma è svogliato e senza idee. L’allenatore non ha parlato, così come i giocatori, in una sorta di silenzio stampa parziale. Si pensa al ritiro in casa Napoli dopo la brutta sconfitta (3-0) di Torino. C’è stato un confronto dopo il match negli spogliatoi: «Abbiamo aspettato che Mazzarri scendesse dalla tribuna - ha spiegato Meluso -, visto che era squalificato. Abbiamo fatto una piccola riunione con lui e poi parlato coi giocatori. È stata una partita per cui ci scusiamo con la nostra gente, per quelli venuti a Torino. La squadra è irriconoscibile: parlavamo di inserire correttivi tattici per stimolare la squadra e tornare a una normalità che, per via di infortunati e assenti importanti, è venuta meno. Non è una giustificazione, ma prendiamo atto che anche le defezioni hanno condizionato la partita. Anche Politano ha avuto un problema muscolare in settimana, Juan Jesus idem.

Non sono giustificazioni per la partita brutta, ma servono per analizzare a 360 gradi il momentaccio».Nessun dubbio sulla posizione dell’allenatore: «Gode della massima fiducia della società, della squadra e mia. Nessuna riflessione in merito». E su immediate decisioni relative algruppo: «Domani (oggi, ndr) ci ritroviamo al centro sportivo e decideremo cosa fare. Valuteremo il ritiro». Lo stesso Meluso è tornato sulla partita e si è soffermato su alcuni singoli: «Sicuramente che ci sia una situazione non simile all’anno scorso è evidente. Non cerchiamo giustificazioni, ma per guardare in modo completo al momento serve anche tenere conto degli assenti. Chi gioca nel Napoli è da Napoli, quindi deve sopperire adeguatamente alle defezioni. Nessuno vuole nascondersi, ma volevo solo dire che al momento negativo si aggiungono altre negatività. Nel primo tempo non abbiamo fatto, ma se una delle due chance a Raspadori andava dentro... E poi il gol preso due minuti prima dell’intervallo, il rosso a Mazzocchi che ha fatto una cavolata per eccesso di agonismo... Le scuse servono per dire che non possiamo andare avanti con una situazione del genere. Chi va in campo deve prendersi responsabilità. La nostra rosa è costruita sotto il profilo professionale ma anche umano».