Atrani

Si scrive digital divide, si legge impossibilità o difficoltà di accedere alla rete internet per lavorare, studiare, fare acquisti, divertirsi o produrre. Con un impatto negativo sia sui processi di inclusione sociale che sulla capacità competitiva di un paese, spesso a causa di zone d’ombra nella copertura della rete che rallentano la produttività, l’esercizio dei diritti di cittadinanza ed il miglioramento delle skill digitali, fondamentali per un mondo del lavoro in cui le competenze digitali sono fondamentali.

Per accelerare, con l’inizio del nuovo anno, il processo di digitalizzazione e sottolineare l’urgenza di interventi per il miglioramento delle tante criticità relative alle telecomunicazioni che vive Atrani, l’Amministrazione comunale ha richiesto un incontro urgente al Prefetto di Salerno. L’iter per il cablaggio della fibra ottica, avviato mesi fa per la realizzazione di un’infrastruttura di rete in grado di assicurare l’accesso i servizi internet più avanzati con un’efficienza ed una velocità nettamente superiori rispetto all’ADSL, ha raggiunto la fase del collaudo finale da parte di Infratel, la società in house del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che gestisce il Piano Banda Ultra Larga (BUL). Un passaggio fondamentale, dopo cui sarà finalmente possibile mettere in vendita del servizio Internet tramite le società in convenzione con Oper Fiber e far diventare realtà il progetto di portare la qualità della connessione digitale del borgo al livello delle grandi città.

Un cambio di passo strutturale che migliorerebbe sensibilmente la vita dei cittadini, l’efficienza degli uffici pubblici e la tempestività del coordinamento in caso di emergenze legate al dissesto idrogeologico anche in considerazione delle notevoli carenze della copertura della linea telefonica mobile e della connessione. Problemi, questi, che ormai non possono più essere considerati secondari alla luce dell’impatto delle connessioni digitali nella nostra quotidianità, non solo lavorativa, e della crescente popolarità turistica del borgo, con l’arrivo di ospiti provenienti da tutto il mondo.

L’auspicio è che il 2024 possa essere l’anno della svolta.