Aveva denunciato il titolare e due dipendenti di un supermercato, ritenendo che lo avessero calunniato, che le accuse per le quale è finito a giudizio fossero infondate. Ma il gip Roberto Nuzzo, incrociando la richiesta della Procura, alla quale la parte offesa si era opposta, e, ovviamente, della difesa, ha archiviato il procedimento a carico di tre indagati, assistiti dagli avvocati Antonio Leone e Marianna Febbraio.
E' l'epilogo della denuncia che un agente di commercio aveva presentato, per diffamazione, calunnia, favoreggiamento e false dichiarazioni, nei confronti del proprietario e di due addetti di un'attività commerciale ad Apice dopo aver ricevuto l'avviso di conclusione di una indagine che aveva ipotizzato a suo carico la truffa e l'appropriazione indebita, ravvisate nella consegna al supermercato di più materiale rispetto a quello in realtà avuto. In questo modo avrebbe tratto in inganno gli interessati ed avrebbe conseguito un ingiusto profitto.
Addebiti ai quali il rappresentante, nel frattempo spedito a giudizio, aveva reagito chiamando in causa le tre persone, accusandole di essersi inventato tutto con accuse false sul suo conto. Una iniziativa naufragata dinanzi alla decisione del Gip che, sulla scorta della documentazione e delle testimonianza raccolte, non ha rinvenuto elementi tali da far pensare che l'agente fosse stato vittima di una calunnia. Da qui la parola fine scritta sul procedimento.