Napoli

Un Napoli con i nervi a fior di pelle: nervosismo e confusione in campo hanno preso il posto del calcio spettacolare che ha portato allo scudetto. Un trionfo che risale appena a pochi mesi fa, eppure sembra passata una vita. Il 2023 si è chiuso male, senza vittoria e con i fischi del "Maradona" sui campioni d'Italia. Mazzarri spiega il deludente pareggio interno contro il Monza parlando di partita dominata e di arbitraggio inadeguato. Falli continui e gestione sbagliata dei cartellini: "Subiamo continuamente provocazioni", ha detto l'allenatore, che intanto è stato espulso e non sarà in panchina nella partita del 7 gennaio contro il Torino. Nervosismo anche per Kvaratskhelia, l'unico a provarci con insistenza, ma anche il georgiano ha perso smalto: sua e di Gaetano le grosse occasioni sprecate.

Toccherà a Mazzarri, il cui subentro a Garcia non ha portato alla svolta sperata, provare a riportare ordine: ma gennaio sarà il mese delle assenze. Dopo Osimhen anche Anguissa partirà per la coppa d'Africa, mentre rimarranno fuori per l'intero mese sia Olivera che Natan. Il 18 gennaio la semifinale di Supercoppa contro la Fiorentina, ultima speranza concreta per conquistare un trofeo che salverebbe la stagione: entro quella data dovrebbe arrivare più di un rinforzo. Nel prendersi tutte le colpe, De Laurentiis ha promesso interventi sul mercato, che aprirà il prossimo 2 gennaio. Potrebbe esserci una piccola rivoluzione, con altre partenze dopo quella di Elmas, e arrivi in ogni reparto. L'obiettivo è prendere giocatori subito pronti, anche facendo investimenti importanti: piacciono Dragusin del Genoa e Samardzic dell'Udinese, mentre potrebbero andare via giocatori scontenti, come Simeone, che con Mazzarri sta trovando sempre meno spazio.