Ridotta in appello da 9 anni a 7 anni, con un concordato tra le parti, la pena per il 53enne cittadino di nazionalità marocchina, difeso dall'avvocato Fabio Russo, accusato di violenza sessuale ai danni della figlia, fin da quando era minorenne, e maltrattamenti in famiglia.
Nel novembre del 2022 la condanna del Tribunale di Benevento, che aveva anche disposto il risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede ed il pagamento di una provvisionale di 1000 euro per ciascuna delle parti civili: i familiari della donna, rappresentati dagli avvocati Antonio Leone e Annamaria Soreca, ed una associazione antiviolenza con l'avvocato Luisa Faiella.
Era stato questo l'epilogo di un processo scandito da un clamoroso colpo di scena: la ragazza aveva infatti ritratto le accuse nei confronti del padre, arrestato nel novembre del 2021, prima con una lettera al collegio giudicante, poi in aula. Una retromarcia spiegata con la volontà di far pagare all'uomo le botte che, quando era ubriaco, rifilava alla moglie, ai suoi occhi 'rea' di aver consentito che la figlia avviasse una relazione sentimentale con un giovane che lui giudicava non perbene, al quale preferiva un connazionale. Una ritrattazione che non aveva però sortito gli effetti sperati.