Avellino

Lo aveva annunciato al suo insediamento e dopo cento giorni è arrivata la svolta. Cambiano le deleghe della più grande e importante Procura d’Italia, quella di Napoli, guidata da Nicola Gratteri che ha rivoluzionato la guida degli uffici chiave. Dopo aver ascoltato i propri collaboratori, ha formalizzato le prime mosse.

Il nuovo capo di “mani pulite” sarà Sergio Amato, nome noto in Irpinia, al Tribunale di Avellino, dove ha svolto le funzioni di sostituto procuratore dal 1995 al 2001 portando a termine importantissime indagini che hanno coinvolto i colletti bianchi.

Il procuratore aggiunto Amato fino ad oggi è stato impegnato nel pool sicurezza urbana di Napoli e ora andrà a guidare il pool “reati contro la pubblica amministrazione”. Un ruolo chiave per la procura napoletana, in una fase di grandissima attenzione per i finanziamenti pubblici soprattutto in vista dell'appalto di tutte le opere e le gare del Pnrr.

Per Sergio Amato dunque un ritorno alle origini. Grande e approfondita la sua competenza di Amato anche per le inchieste sui clan locali, è stato anche applicato alla Dda si Napoli e ha svolto un grande lavoro anche nel gruppo sul terrorismo.

L'altro cambiamento di peso è proprio quello che riguarda la Dda di Napoli, con il prossimo ritorno nella veste di procuratore aggiunto di Michele Del Prete, per anni in forza all’anticamorra del Centro direzionale. Del Prete lascia la Procura nazionale antimafia dove ha lavorato con il procuratore Gianni Melillo, per venire a coordinare il pool dei clan radicati nel Casertano e nel Beneventano. Con lui il collega Sergio Ferrigno. A Del Prete anche le deleghe sul traffico di rifiuti e sulla criminalità straniera.