Addio definitivo al vecchio metodo di prescrizione su carta, grazie alle nuove disposizioni introdotte dal decreto legislativo sulla Semplificazione. Ora le prescrizioni si effettueranno esclusivamente in formato elettronico, eliminando completamente l'uso della carta sia per i farmaci coperti dal Servizio sanitario nazionale che per quelli a pagamento.

Le novità più significative riguardano le prescrizioni destinate ai pazienti affetti da malattie croniche. Secondo la bozza del provvedimento, il medico potrà indicare, all'interno della ricetta dematerializzata ripetibile, la posologia e il numero massimo di confezioni dispensabili nell'arco massimo di dodici mesi, basandosi sul protocollo terapeutico individuale. Questa innovazione semplifica notevolmente la gestione della terapia per coloro che affrontano malattie croniche.

In caso di necessità, il medico prescrittore ha il potere di sospendere o modificare la ripetibilità della prescrizione in qualsiasi momento, qualora ciò sia giustificato da ragioni di adeguatezza prescrittiva.

Il ruolo del farmacista diventa centrale nel processo, informando l'assistito sulle corrette modalità di assunzione dei farmaci prescritti. Inoltre, il farmacista consegna un numero di confezioni sufficienti a coprire trenta giorni di terapia, in base alla posologia indicata. Nel monitoraggio dell'aderenza alla terapia farmacologica, il farmacista è tenuto a segnalare al medico prescrittore eventuali difficoltà riscontrate dall'assistito nell'assunzione corretta dei farmaci prescritti, affinché vengano effettuate le valutazioni necessarie.

Il decreto prevede anche misure per contrastare la carenza di farmaci: in caso di interruzione, temporanea o definitiva, della commercializzazione di un medicinale, il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (Aic) è tenuto a comunicarlo all'Aifa entro due mesi prima dell'interruzione, riducendo il periodo di preavviso rispetto ai precedenti quattro mesi. In caso di prolungamento dell'intervallo di commercializzazione, la comunicazione deve essere rinnovata.

Infine, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, il ministro della salute, in collaborazione con il ministro dell'Economia, dovrà adottare un decreto per definire ulteriori modalità applicative e procedure informatiche necessarie.