"A partire da luglio, dopo l'annuncio che avrebbero revocato il reddito di cittadinanza, il numero di persone che si è rivolto a noi in cerca di aiuto è praticamente raddoppiato, ora sono circa un migliaio di famiglie", spiega Don Vitaliano Della Sala, vicedirettore della Caritas diocesana di Avellino. "Il nostro dormitorio conta 20 posti, ma adesso abbiamo dovuto aggiungere dei letti a causa del freddo. Adesso ne abbiamo 35 e siamo pieni tutte le notti. Quello che colpisce - sottolinea - è che negli anni scorsi c'erano molti stranieri. Ora sono due, il resto sono tutti italiani". Tra di loro anche divorziati che non riescono a pagare due affitti. Ne abbiamo quattro in questa situazione. C'è anche chi ha uno stipendio ma non riesce a pagare le bollette". Una situazione che a Natale pesa di più. "Come ogni anno le aziende alimentari del territorio ci mandano dei prodotti. Ma gli aiuti arrivano anche dai semplici cittadini che ci portano le buste della spesa. Questa è la cosa sconvolgente: aumenta la povertà ma, per fortuna, aumenta anche la solidarietà. Noi serviamo 160-170 pasti al giorno. Il pranzo di Natale, per circa duecento persone, è un regalo della Guardia di finanza. Sarà un Natale solidale".
"Dopo la revoca del reddito sempre più avellinesi alla mensa dei poveri
I dati: su 35 ospiti del dormitorio 33 sono italiani. Tanti padri divorziati e donne senza lavoro
Simonetta Ieppariello