Avellino

Ha interpretato il ruolo minore della “moglie del Ragioniere” sul set di “Napoli milionaria!” e, con i suoi tre delicati e intensi cameo, ha conquistato milioni di telespettatori, che ieri hanno seguito la rilettura del regista Luca Miniero del capolavoro Eduardiano su Rai Uno. Mafalda De Risi attrice avellinese ringrazia Miniero, Costanza Boccardi per averla scelta, Cinzia De Curtis per averla sempre supportata e racconta l'emozione grande di una esperienza professionale preziosa e intensa. Avellinese doc De Risi esordisce su un set cinematografico, dopo anni di teatro e racconta emozionata: “Un piccolo ruolo che mi ha regalato una gioia e felicità infinita. Un debutto che porterò sempre nel cuore”. E così torna ad essere non più soltanto uno spettacolo da applaudire in teatro “Napoli milionaria!”, capolavoro di Eduardo De Filippo che, nell’ormai lontanissimo e mitico 1945, avviò il suo cammino trionfale sui palcoscenici del mondo. Commedia di straordinario significato, diventata pellicola di culto per nuove generazioni di spettatori, ritorna film, ma per la televisione, e ancora una volta fa battere il cuore forte e mette in moto riflessioni importanti ed emozioni.

Tre milioni e 700mila spettatori hanno seguito il film. “Non riesco a descrivere la mia emozione nell'aver lavorato sul set, con attori di incredibile talento – racconta Mafalda De Risi -. Ho fatto tanto teatro, mai tv o cinema. E' stato incredibile ritrovarmi catapultata in un mondo magico, in un tempo altro e lontano, in cui ho potuto lavorare con attori più esperti come Massimiliano Gallo, Vanessa Scalera e tanti altri.

Per me "Napoli Milionaria!" è stato il racconto di famiglia, che si dissolve e cerca di ritrovarsi solo ai confini del baratro. Un racconto, una commedia contemporanea, che affronta tematiche legate agli orrori delle guerre e al potere del denaro. Temi importanti su cui riflettere. Giorno dopo giorno durante il mio lavoro sul set ho riflettuto sulla straordinaria attualità di eduardiano, che ci fa ragionare sulle atrocità della guerra, in ogni tempo.Quello che succede durante un evento tragico come la guerra Eduardo vuole raccontarlo attraverso l’animo umano che cambia. Come il ruolo del ragioniere, mio marito sul set, Riccardo Spasiano . E' stato incredibile vedere come il quartiere Forcella, vicolo Scassacocchi una volta chiuso e isolato per le riprese, tornasse ad essere esattamente quell'ambiente del secolo scorso, degli anni della guerra. Credo che la potenza di questa città sia l'anima di questi vicoli e quartieri, che sono rimasti potente racconto di gioie e tragedia umane.

In questo straordinario film le macerie non sono quelle dei palazzi che sono caduti, ma sono macerie interiori. Sono le scorie che ti lascia la guerra. Napoli è stata la città più bombardata durante la seconda guerra mondiale, mi auguro che chiunque ieri sera abbia riflettuto su quanta morte, orrore e distruzione porti ogni guerra, in ogni tempo e angolo del mondo».