Salerno

Mister Inzaghi si presenta ai microfoni della sala stampa e risponde alle domande dei giornalisti in vista dell'impegno di lunedì a Bergamo contro l'Atalanta. La squadra orobica è storicamente un avversario estremamente duro per i granata e proprio l'anno scorso, al Gewiss Stadium, i ragazzi allora allenati da mister Nicola persero con un avvilente 8-2.

Conferenza lunga e intensa di mister Inzaghi, che esordisce con una richiesta ai giornalisti

In primis, Inzaghi chiede una piccola "cortesia" ai giornalisti che seguono la Salernitana. “Vorrei chiedere una cosa, stimo il lavoro dei giornalisti. Le chiacchiere stanno a zero ed è tempo dei fatti. Vi pregherei di non tornare sull'ultima settimana che è stata di tante parole e molto difficile. Vorrei parlare del bene della Salernitana. Sappiamo che i tifosi sono delusi e noi abbiamo solo un’arma: quella di tornare a combattere per fare più punti possibili, perché la possibilità di salvarci c’è. Il bene comune è quello che la Salernitana torni a fare la Salernitana. Quel che è stato lo sappiamo già, il presidente è deluso come del resto anche i tifosi e sta a noi rimboccarci le maniche e dimostrare che si sbagliano. Io ho le spalle larghe, lavoro dalla mattina alla sera e ho la coscienza a posto, spero di portare la Salernitana fuori da questo momento, ho incontro il presidente, mi ha rassicurato, ha una voglia pazzesca. cerchiamo di fare una grande partita a Bergamo”.

Inzaghi si sente fortunato per le tante alternative dal pacchetto offensivo e ha "le idee chiare" per gli altri settori del campo

Su chi scenderà e non scenderà in campo, e sull'attitudine dei giocatori a disposizione. “Ho a disposizione 25 giocatori e chi mi dimostra che vuole combattere  per questa maglia, gioca. Chi ha a cuore questa società giocherà, e  ce ne sono tanti in questa squadra, non mi preoccupa nulla. I ragazzi si allenano bene e ci sono tante gare davanti, c’è tutto il tempo per poter recuperare. Da lunedì dovremo avere un altro approccio alla partita, il presidente li ha pungolati bene e mi auguro che abbiano una grande reazione. Penseremo a una partita alla volta, ore concentriamoci sulle ultime tre gare di quest'anno. Poi, tireremo le somme e vedremo. L’Atalanta è un avversario difficile ma abbiamo poco da perdere, da una parte è un vantaggio affrontare un team così forte: possiamo dimostrare di essere all’altezza della situazione". Sulla formazione, Inzaghi assicura di avere "l’imbarazzo della scelta davanti". Poi, "negli altri settori del campo ho idee chiare, in attacco posso far giocare chiunque, sono tutti forti e devo sfruttare il reparto al meglio. Chi penso sia più funzionale alla partita giocherà. Tre giocheranno dall'inizio e tre entreranno a partita in corso”.

Proprio sulla difesa, Inzaghi fa un focus. “Nella difesa a tre il terzo andava sempre fuori sul terzino, alla fine abbiamo difeso a quattro. Giocheremo con tre davanti e tre a centrocampo: queste sono le certezze. In attacco siamo più forti delle nostre concorrenti. Devo sfruttare il potenziale offensivo che ho, quando giocheremo gli scontri diretti dovremo essere pronti a vincerli. Questa squadra vuole giocarsela, ha lo spirito per portarci a fare l’impresa. Negli ultimi venti minuti del match col bologna abbiamo creato tanto ma ci siamo svegliati tardi". 

C'è poi il dubbio su Bradaric. "Vediamo domattina - afferma mister Inzaghi - non si è allenato e rischia di stare a casa”.

Atalanta tra immediato presente e passato

Sull'atteggiamento da avere nel posticipo di lunedì, Inzaghi cercherà un assetto propositivo. “Dobbiamo aggredire e combattere anche rischiando qualcosa se vogliamo salvarci, serve personalità. La partita è complicata ma potrebbe anche darci grandi risposte, cercheremo di portare a casa un risultato positivo. Abbiamo solo un’arma, quella del campo, per dimostrare che possiamo dare di più. Io sono il responsabile. ho visto due allenamenti con grande voglia dopo la conferenza del presidente, i ragazzi possono far vedere che ci tengono e la risposta più bella va data sul campo".

Sul rapporto con l'Atalanta, che l'ha visto protagonista nei suoi primissimi anni nel calcio che conta. "Tornare a Bergamo è speciale per me, ogni volta che torno la gente mi regala un affetto incredibile. Complimenti alla società che ha fatto qualcosa di eccezionale, per novanta minuti saremo nemici, ma poi torneremo a tifare l’uno per l’altro”.

Dal rapporto con Iervolino al valore aggiunto per la Salernitana

Si fa anche un excursus di quello che è stato il percorso di Inzaghi fino a questo momento. "Da quando sono arrivato sono tutte finali, ne abbiamo ancora venti davanti ma il tempo passa e la squadra deve dare risposte. La strada è stata più complicata di quello che pensavo e la gara contro la Fiorentina ci ha riportato addosso paure che la squadra si porta da tempo. Mi auguro che le parole del presidente Iervolino abbiano galvanizzato la squadra mettendoci davanti alle nostre responsabilità, dobbiamo tenerci stretti i nostri tifosi con delle buone prestazioni.

Se si sente già in discussione."La mia posizione mi interessa poco, mi interessa quel che riescono a fare i giocatori. Per noi allenatori è giusto che ci giudichi il campo e mi auguro che mi sia dato il tempo di poter dimostrare".

Riguardo l'incontro avvenuto a Roma con Iervolino, Inzaghi afferma che "avevo bisogno di vedere il presidente, ha dato una carica incredibile che ho cercato di trasmettere subito alla squadra. Ho capito ancor di più quanto tenga alla Salernitana e vorrei dargli tante gioie perché le merita e speriamo di regalargli una bella gara lunedì a Bergamo, al di là del blasone dell’avversario dobbiamo dare risposte sul profilo della voglia". 

Inzaghi prosegue che "Si può perdere ma sempre lottando. La squadra si allena sempre bene e faccio fatica a dire questo in conferenza e poi la partita non trasmette quel che dice l’allenamento. Poche chiacchiere, tanti fatti”.