Interlocutori politici, scienziati e tecnici con le associazioni di volontariato uniti contro l'alzheimer per siglare un manifesto di impegno comune. L'obiettivo è portare soluzioni concrete nell’ambito della legislatura in corso per rispondere alle sfide storiche poste dalla patologia alla società e al sistema sanitario. a Napoli. L'iniziativa organizzata dall'Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze presieduto da Annarita Patriarca e Beatrice Lorenzin, si sta svolgendo nel Complesso Monumentale di S. Maria la Nova.
In Italia si stimano circa 1.200.000 casi di demenza, di cui circa 700.000 di Alzheimer. A causa del processo di invecchiamento della popolazione, da qui ai prossimi decenni le stime prevedono un incremento notevole della malattia. E' necessario riflettere su come rendere il Servizio Sanitario e Sociale pronto ad accogliere le future innovazioni e garantire equità e tempestività di accesso ai servizi e alle prossime opportunità di trattamento per i cittadini italiani.
Farmindustria, in 3-5 anni nuove terapie per l'Alzheimer
"L'Alzheimer è un'emergenza di salute pubblica. I numeri sono allarmanti. Entro il 2050 in Europa saranno 18,8 milioni le persone affette da Alzheimer. In Italia oltre 1 milione le persone con diagnosi di demenza ogni anno e 650.000 con diagnosi di Alzheimer. L'industria farmaceutica non si è arresa e anche se ci sono stati fallimenti, la ricerca è andata avanti: 256 trial clinici attivi, di cui circa l'80% nelle prime fasi di sperimentazione ma in 3/5 anni saranno disponibili nuove terapie".
Lo ha detto il presidente di Farmindustria Marcello Cattani, intervenendo all'evento. "Oggi sono allo studio molte opzioni terapeutiche promettenti in grado di modificare il decorso della malattia - ha spiegato - dagli anticorpi monoclonali, alle terapie avanzate, ai vaccini. Ma il successo di qualsiasi terapia dipenderà soprattutto dalla capacità di individuare i pazienti nelle fasi iniziali della malattia. Sinergia tra tutti gli attori coinvolti, delineata nel Piano Nazionale Demenze, diagnosi precoce, accesso tempestivo all'innovazione quale chiave per la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazione e del sistema sociale in genere: sono fattori indispensabili per affrontare e rendere sostenibile un'emergenza sempre più pressante".
"L'iniziativa di oggi, come hanno sottolineato anche il ministro della Salute Orazio Schillaci e il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, è un momento di discussione e di confronto che serve a fare squadra nella lotta contro L'Alzheimer per affrontare insieme le azioni future per questa sfida sociale, economica e sanitaria e per attirare sempre più investimenti in Ricerca farmaceutica e innovazione", ha concluso.
Manfredi, a Napoli un centro diurno per malati Alzheimer
Il prossimo 20 dicembre sarà inaugurato il primo centro diurno per i malati di Alzheimer a Napoli e tra i primi in Italia. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ne parla al convegno organizzato dall'intergruppo parlamentare per le neuroscienze e l'alzheimer in corso a Napoli. "Oggi il parlare di malattie neurogenerative significa parlare non solo dei problemi dei pazienti ma anche delle famiglie, significa toccare con mano un tema sociale che si allarga sempre di più - ha sottolineato - per questo dobbiamo organizzarci come amministrazione per cercare di dare una risposta. Napoli è una grande città della ricerca, se noi guardiamo i numeri ci accorgiamo che Napoli e l'area metropolitana è la terza area in Italia per numero di operatori nella ricerca medica". Per Manfredi bisogna anche guardare "ad una riorganizzazione del sistema sanitario che tenga sempre più conto dei bisogni del territorio e sia in grado di dare risposte di prossimità". "Tra pochi giorni il 20 dicembre inaugureremo un centro di assistenza diurna per i malati di Alzheimer - ha aggiunto - saranno previsti percorsi di riabilitazione ma sarà anche un modo per aiutare le famiglie".