Walter Mazzarri ha insistito particolarmente su due punti: il Napoli (o meglio, i giocatori) non abituati a vincere, e all’“annata no”. Non sono passati inosservati nemmeno alcuni riferimenti alla passata gestione. Il nuovo allenatore ha ricordato le “voragini” che si aprivano in difesa, ma ha anche detto che non ha avuto il tempo di insegnare alla squadra come si marca in area. Forse dovrebbero già saperlo. E poi c’è il silenzio sulla condizione atletica: il “no comment” di Mazzarri dice più di mille parole. È chiaro che il nuovo allenatore ha trovato la squadra in condizioni disastrose, senza sottovalutare l’aspetto psicologico. Inoltre, è arrivato nel momento peggiore, quando il Napoli era già con l’acqua alla gola e atteso da un calendario proibitivo. Infatti, seppur qualche progresso dal punto di vista del gioco (ma anche sul piano fisico) la svolta che Mazzarri doveva portare non c’è stata. Anzi. Garcia non aveva mai perso tre partite di fila. A tal proposito, non capitava da ben 7 anni, ossia dal 2016: quando in panchina c’era Sarri. E volendo essere pignoli, includendo anche la partita Champions, la media punti di Mazzarri è già inferiore a quella del francese. Purtroppo le difficoltà prevedibili si sono concretizzate. Il nuovo allenatore ha vinto solo al suo esordio a Bergamo, poi buio pesto. Ora gli azzurri sono fuori dalla zona Champions, con il morale sotto i tacchi. Ma per fortuna il calendario può finalmente dare una mano. Si riparte presto, ed è un bene. Martedì c’è una facile occasione per festeggiare qualcosa, finalmente. Contro il Braga al “Maradona” per l’ultimo turno di Champions League basta un pareggio, ma pure una sconfitta di misura per accedere agli ottavi. Occasione da non fallire. Dando per scontato il passaggio del turno e il propizio sospiro di sollievo, il calendario di Serie A sarà più “umano”.
Sabato c’è il Cagliari, ancora a Fuorigrotta, e poi la trasferta a Roma. la strada si rimette in piano, ma a quel punto il Napoli dovrà essersi rimesso in corsa. Braga e Cagliari sono due snodi cruciali. Mazzarri, fino ad ora incolpevole, ha spiegato di aver capito i problemi della squadra. Anche se ha poco tempo deve risolverli rapidamente. Sembra invece infinito il credito di cui gode Aurelio De Laurentiis. Mentre il presidente “organizza” rimpatriate a casa di Spalletti, con l’ambiente che celebra (ancora) il recente scudetto e l’ex allenatore che ripete puntualmente le solite banalità sull’amore per la città e i colori azzurri, perdendo ancora una volta l'occasione di far chiarezza sul suo addio, ma limitandosi a un velenoso scambio di battute con De Laurentiis (dal "traditore" al "film horror"). Nulla di male, ma Mazzarri lo ha ricordato: i giocatori non sono abituati a vincere, e tra un abbraccio a Luciano e l’ennesimo premio ritirato c’è il rischio di non avere la lucidità per tenere alta la concentrazione, e soprattutto la fame. Il presidente De Laurentiis ha sbagliato tutto, ma può succedere. Se la stagione è “storta” si deve accettare anche le scelte tecniche estive disastrose.
Dall’aver preso prima l’allenatore (sbagliato) e poi il direttore sportivo, per non parlare di un mercato assolutamente negativo. Natan e Lindstrom sono prospetti, Kim e Lozano (pure lui) sono a dir poco rimpianti. Cajuste “non toglie e non mette”, esattamente come Ndombele nella passata stagione. Non ci voleva molto a trovare un giocatore più utile, ma “l’ufficio scouting” o chi per esso non è riuscito a fare nemmeno questo. Era troppo anche chiedere di sfoltire la rosa (ancora tanti esuberi in organico che non giocano e ostacolano l'arrivo dei rinforzi). Ecco perchè il Napoli ha buttato alle ortiche i sogni dopo appena 15 giornate. Garcia, che parlava serenamente di obiettivo quarto posto (nel senso di “almeno il quarto posto”) aveva ragione. Forse aveva capito, o più probabilmente questo gli era stato chiesto. E allora ci chiediamo perché De Laurentiis aveva parlato di scudetto come punto di partenza e non di arrivo. Se questa è la nuova partenza meglio rimanere fermi e aspettare la prossima stagione. Mazzarri, nel ruolo di gestore ora deve fare punti, e poi si vedrà.