Benevento

Originale e coraggioso come la sua terra torna sulle scene Gitano. L'artista sannita ha presentato ieri (nel giorno dell’Immacolata) al santuario SS. Cosma e Damiano di Tocco Caudio il suo nuovo album “Non ho tempo”.

Un concerto acustico partecipatissimo e suggestivo per la 12esima produzione discografica del cantautore sannita, con la presentazione del docente universitario Paolo Petraccaro.

“Non ho tempo” è un album che parla ancora una volta del suo vissuto e racconta la battaglia ad una terribile malattia l'Alzheimer.
Un'esperienza difficile che l'artista si è trovato purtroppo a fronteggiare con la moglie “Tutto nasce da una poesia struggente dedicata alla donna della mia vita – racconta -. Combattiamo insieme un gigante maledetto (ndr l'Alzheimer) e l'album parte da qui ma ci sono anche le ballate rock e qualche brano in napoletano, guardando a temi sociali e 'in contrasto' con quel che “ci impongono di ascoltare” ogni giorno”.

La melodia tradizionale contro ogni moda, dunque. E la musica per “emozionare”. Senza lasciare mai l'amore per la propria terra: “Sono le radici a dare senso alla vita, non ho mai lasciato la mia terra neanche quando ho fatto i miei due Sanremo e ho vinto un disco d'oro non sono mai andato via di qua”.

E “Non ho tempo (perchè amore è solo dare ma soprattutto fare) contiene quindici brani scritti e musicati da Antonio Fusco, con arrangiamenti del maestro Nuccio Tortora, ad eccezione del brano 'Non passi mai' arrangiato dal maestro Carlo de Maria.
Brani che parlano di “vita vissuta, un regalo ai miei fans” aggiunge ancora e spiega “Il mio dodicesimo album ha i sapori di un'anima malinconica, la solita, la mia gioiosamente triste ma tanto muscolosa alle pareti. Una malinconia che si avvicina molto ai confini della sofferenza, bistrattata, derisa, ironizzata e poco di moda di questi tempi di plastica e pubblicità... appunto la sofferenza!”.

Insomma per Gitano, al secolo Antonio Fusco, resta 'intatta' l'energia e l'originalità. La stessa che lo ha portato a calcare due volte il palco dell'Ariston partecipando a ben due edizioni di Sanremo (1989 con Pelle di Luna e 1991 con Tamurè) a restare con gli stessi album in classifica per settimane, partecipando alle più importanti trasmissioni televisive. E poi più di 3mila concerti in Italia ma anche in Germania, Svizzera e Inghilterra.