Una conca d’acqua si lascia attraversare da un sottile raggio di sole, funge da specchio e accende la miccia. Così il 19 giugno scorso bruciava il San Pietro music hall di Castellabate che per oltre vent’anni ha riscaldato le notti di tanti vacanzieri. Uno strano scherzo del destino, un volere sovrannaturale, chissà. Vero è che purtroppo di quelle quattro mura ballerine non rimane che un pugno di cenere, nulla si è salvato.
L’unica cosa rimasta viva è la memoria, il ricordo indelebile di un luogo dove sono nati amori, grandi amicizie, sodalizi. Una tappa fissa per turisti, salernitani e cilentani che del San Pietro non potevano fare a meno, fosse anche per una one night. E questo settembre, notoriamente il mese dei bilanci, porta con sé l’amara certezza che quest’estate è trascorsa senza San Pietro. È scattato così il tam tam della nostalgia.
I Farlocchi, così si identificano i frequentatori del San Pietro hanno chiesto ai titolari (Matarazzo e Max) di aprire un conto bancario per sostenere la rinascita del locale, a testimonianza del fatto che le fiamme non possono bruciare le emozioni. Una richiesta a primo impatto assurda che ha sbalordito positivamente la proprietà a tal punto da metterla in atto.
Mentre da giorni sono iniziati i lavori per la bonifica del sito, è stato attivato un crowdfunding, un finanziamento collettivo, grazie al quale un gruppo di persone utilizzerà il proprio denaro in comune per sostenere la rinascita del San Pietro. Di tutti i soldi raccolti, sarà creata una società e tutti coloro che avranno dato il loro contributo diventeranno soci molto probabilmente di un museo che raccoglierà foto, video e tutto quello che resta delle gesta del locale. Serate memorabili che saranno ricordate con una grande festa: “La Notte dei Farlocchi”. Solo dopo si scoprirà la cifra raggiunta.
L’appuntamento con il party è fissato per sabato 12 settembre in un luogo (a Castellabate) ancora top secret. Per accedere alla location bisognerà collegarsi dopo le 18 al sito www.sanpietromusichall.it
Redazione Sa