Notte da incubo al Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Calvi Risolta, da quanto denunciato da Nessuno Tocchi Ippocrate. Un paziente ha dato in escandescenza e si è scagliato contro gli operatori sanitari del centro sferrando calci e pugni, uno di loro ha ricevuto una prognosi di 5 giorni.
L’uomo era rientrato nel centro in stato di ubriachezza e visibilmente agitato, pertanto il medico di guardia decide di allertare le forze dell’ordine per procedere a un Tso.
All’arrivo degli agenti il paziente si calma e si fa somministrare la terapia, salvo poi andare in escandescenza quando i poliziotti si allontanano. Da quel momento parte l’incubo con l’aggressione e il lancio di pietre contro le auto dei dipendenti e gli arredi del Rems.
“È assurdo che in strutture che svolgono un ruolo così delicato non ci sia un presidio fisso delle forze dell’ordine, in particolare di polizia penitenziaria poiché il Rems è pur sempre un centro di detenzione.
Da tempo il personale medico e sanitario della struttura chiede maggiori tutele date le difficili situazioni che si trovano a dover affrontare. Questi lavoratori si sentono soli, abbandonati, è dovere di tutte le istituzioni garantire maggior sicurezza e maggiori tutele, non possiamo attendere che accada una tragedia prima di agire. Si attivi subito un presidio fisso di polizia”. Con queste parole il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.