(f.s.) Cancelli aperti all'Imbriani per la consueta seduta infrasettimanale “senza veli”. Sugli spalti le solite 20-30 persone, in compenso fuori c'è fila ai botteghini in vista del derby di domenica contro l'Avellino. E' forse la cosa che conta di più, perchè un “Vigorito” pieno può essere la molla più opportuna per vincere questa sfida dal sapore antico e soddisfare una rivalità mai sopita.
Le porte dell'Antistadio si aprono intorno alle 15, con un po' di ritardo sull'orario annunciato. E' subito partitella, su ridotta estensione del campo. Manca Pastina, mentre Talia e Ciciretti si allenano in uno spigolo di campo senza prendere parte alla partitella.
E' giovedì ed è ancora presto per farsi un'idea di come affrontare il derby, ma si sa che il fantasista del Trullo non è ancora pronto (anche se corre abbastanza bene), mentre qualche apprensione la desta anche il giovane napoletano, che non ha ancora smaltito del tutto il fastidio alla gamba destra. Andreoletti in fondo non sembra volersi affidare a delle novità in occasione della sfida coi vicini di casa, soprattutto per quel che riguarda la difesa. Da una parte ci sono Terranova al centro, Viscardi e Berra come braccetti. Dall'altra El Kaouakibi, Capellini e Rillo. Dalla fusione di questi due terzetti, nascerà la difesa che affronterà l'Avellino: a tre, come sempre. Difficile che Andreoletti cambi proprio in occasione di una partita così delicata.
Se dietro rimangono in tre, sembra esserci l'intento di fare lo stesso per quel che riguarda il centrocampo. Agazzi vertice basso: posto tra Karic e Pinato sembra poter assorbire meglio il carico del centrocampo. Il regista ex ternano si è mosso abbastanza bene nel corso della partitella, per altro è tornato ad allenarsi regolarmente anche Alfieri, che è il suo sostituto naturale. Intorno a lui i soliti Kubica e Tello, mentre sugli esterni si sono cimentati come sempre Improta e Benedetti da una parte, Carfora e Masciangelo dall'altra. Il 3-5-2 di base ha previsto in attacco, da una parte Bolsius e Ferrante, dall'altra Marotta e Ciano. Va detto che l'attaccante argentino ex Cesena ha giocato solo un tempo, lasciando nella ripresa il posto a Sorrentino, in via precauzionale per un lieve risentimento ad un tendine.
Mancano ancora tre giorni alla sfida con l'Avellino, ma il clima sembra già essere quello caldo di un derby che manca da 7 anni. E' una partita che vale tanto, sia dal punto di vista del morale che sotto l'aspetto della classifica. Il Benevento sembra già concentrato per non lasciarsi sfuggire l'occasione: dopo la sconfitta di Castellammare solo una vittoria coi lupi irpini potrà riportare il sereno tra i giallorossi.