"Bisogna ritrovare lo spirito di gruppo, la coesione, l'umiltà". Queste le parole dell'amministratore delegato Maurizio Milan a margine di un incontro con gli studenti del liceo "T. Tasso". "I ragazzi si sono ritrovati ieri - continua Milan - e faranno un giorno in più di ritiro. Questo è quello che abbiamo pensato e che abbiamo condiviso in particolar modo con Inzaghi, anche perché non si spiega quella differenza tra la partita con la Lazio e quella con la Fiorentina. Solo con lo spirito giusto si può invertire la rotta, che va invertita subito".
Un discorso che si estende anche alla dirigenza. "Lo spirito di gruppo che deve uscire è coeso. Penso che ne usciremo in gruppo. Già oggi pomeriggio avrò un incontro con De Sanctis per fare alcune valutazioni economiche da sottoporre al presidente. Siamo un gruppo piccolo, una società piccola, quindi alla fine chi deciderà sarà sempre il presidente Iervolino sulle indicazioni che daremo noi: io, Inzaghi e De Sanctis".
Per Milan, obiettivo chiave è sostenibilità del progetto
Sul mercato di gennaio e i possibili interventi "Lo dicevo anche ad altri colleghi, che il punto fondamentale è la sostenibilità del club e di questo progetto sportivo. E questo non si consuma nel giro di pochi mesi: andrà avanti per anni. Il nostro compito è quello di preservare il club anche nel bilancio e anche questo elemento vogliamo ribadirlo ai tifosi. Il presidente due giorni fa è stato molto puntuale in una dichiarazione affermando che sono tutti in discussione, dall'amministratore delegato al singolo calciatore. Per tornare al mercato: valuteremo, capiremo come andranno le prossime tre partite. Faremo un minimo di valutazione con mister Inzaghi, poi il presidente Iervolino sarà l'ultimo a decidere. Evidente che le prossime sfide saranno decisive. Poi da lì ci muoveremo. Il presidente ha già detto che non saremo inerti. Siamo preoccupati, siamo ultimi in classifica, ma non siamo angosciati: siamo molto confidenti che ne usciremo".
Di cosa c'è bisgno per tornare a vincere?
"Un movimento alla squadra va dato - assicura l'amministratore delegato dei granata -, anche perché ci troviamo in una situazione di classifica non disastrosa ma è pur vero che non siamo stati capaci di recuperare quei punti di distacco nonostante il ritmo lento delle avversarie. A gennaio qualcosa si farà in un senso o nell'altro. Non è che non voglia parlare del mercato ma è che è semplicemente prematuro in questo momento".
Una politica attendista
Sul caso Dia e la nuova clausola che potrebbe permettergli di liberarsi già a gennaio: "Questo vediamo. Dia deve tornare a fare Dia. Deve darci una mano in queste tre partite e poi valuteremo". Infine, su Bonazzoli e la permanenza a Verona, o se farlo ritornare alla base: "Il tema suo o quello del prestito di Mikael sono temi caldi. Non voglio saltare questi temi ma posso dire che saranno oggetto di valutazione". Milan, quindi, chiude ribadendo il concetto: "aspetteremo come andranno queste partite e poi faremo le valutazioni del caso"