Marzano di Nola

Sono stati tantissimi i giovani che, accompagnati dai genitori, hanno gremito ieri mattina gli spazi didattici dell’istituto alberghiero di Marzano di Nola, in occasione del tradizione Open Day. La scuola diretta dal preside Carmine Iannaccone ha mostrato tutte le sue potenzialità. A partire dai nuovissimi laboratori didattici ottenuti grazie ad un recente Pon Fesr, presentato nell’anno scolastico 2013/14. Finanziamenti europei attraverso i quali si è riusciti a dotare l’istituto di un bar completo e moderno, per permettere agli studenti di effettuare le attività didattiche. Stesso discorso per le postazioni di back e front office, per il laboratorio di informatica, e per le cucine, nuove di zecca, dotate persine delle sfogliatrici e di tutti gli altri supporti tecnici necessari a soddisfare le esigenze culinarie di circa 70/80 coperti.

 

Un processo di crescita e potenziamento scolastico che fa parte di un percorso che continuerà negli anni futuri. «L’alberghiero è una scuola che ci inorgoglisce e che rende onore alla cittadina di Marzano - spiega il dirigente Carmine Iannaccone - Una scuola all’avanguardia, non solo per i servizi alberghieri, ma per la cultura e la formazione in generale. Una scuola che si avvale, come docenti, di eccelse professionalità che hanno avuto riconoscimenti di eccellenza in tutti i settori. Non da ultimo, gli stage ad Ischia e all’hotel Gigli di Nola, dove la nostra scuola si è distinta per impegno, professionalità e qualità del servizio».

 

Una scuola che cresce e che già conta oltre 300 iscritti. Un numero destinato ulteriormente a salire. E’ per tale ragione che il preside Iannaccine chiede alle istituzioni locali di «rapportarsi con le autorità competenti per far sì che dal prossimo anno venga potenziato il servizio di trasporto in modo che si incrementi ulteriormente l’afflusso degli studenti nei nostri plessi scolastici». Se poi fosse possibile - aggiunge il dirigente scolastico - sarebbe fondamentale un ampliamento dei locali che ci consentirebbe di attrezzarci con altri laboratori. Così facendo si offrirebbe al Vallo di Lauro una scuola ancor più di qualità».