C' è una data che segna l'inizio dell'indagine della Dda e dei carabinieri che all'alba di ieri ha nuovamente scosso la Valle Caudina con l'esecuzione di 23 musure cautelari: il 9 luglio del 2021. Quando un imprenditore denuncia il tentativo di estorsione subito il giorno prima in un cantiere aperto a Castelpoto per la realizzazione di una strada.
Un raid di cui vengono ritenuti i presunti autori Nino Piacentile, 54 anni, e Mario De Paola, 33 anni, di San Martino Valle Caudina, quest'ultimo nipote di Orazio, ucciso l'8 settembre del 2020. Dall'attività investigativa, supportata da intercettazioni telefoniche e telematiche, emerge nel settembre del 2021, in base alla ricostruzione di Pm e Gip,la figura di Alessandro Cavuoto, 76 anni, di Tufara, ritenuto “vicino al clan Pagnozzi, essendo di fatto uomo di fiducia e portavoce di Paolo Pagnozzi”, 62 anni, di San Martino Valle Caudina, “reggente libero del clan”.
Le conversazioni registrate sull'utenza di Cavuoto rivelano i rapporti esistenti con Erminio Pagnozzi, 60 anni, residente a Ceppaloni ma domiciliato ad Aprilia, e il suo “attivismo per organizzare incontri tra Ermio e Paolo Pagnozzi”.
E' il punto di partenza di un lavoro che avrebbe consentito di individuare un presunto traffico di sostanze stupefacenti tra il litorale romano e la Valle Caudina. Il Gip non ha dubbi sulla riferibilità al clan Pagnozzi, un dato che salterebbe fuori quando Erminio Pagnozzi, parlando con una indagata, rivela che Eugenio De Paola, 33 anni, sammartinese, figlio di Orazio, “previa concessione dei vertici del clan Pagnozzi, aveva chiesto ed ottenuto di poter gestire in prima persona l'attività”.
Viene sottolineato il contenuto dell'intercettazione:: “... che poi tutto il bordello che abbiamo fatto, l'abbiamo fatto contro a quei clan che stavano facendo quel che stavano facendo... prima lo faceva Orazio... se ne è andato Orazio... tutti loro hanno preso il sopravvento.... una volta preso il sopravvento il figlio, giustamente, è morto il padre, ha detto: scusate ma papà ha fatto tanti guai, adesso devo pure trovare a uno che mi mette a faticà... allora quelli gli hanno detto: questo, questo e questo fattelo tu… poi alla fine dopo che abbiamo iniziato a fare questa cosa...”.
Nel mirino “la situazione di attuale instabilità della valle Caudina, territorio di fatto conteso tra due fazioni antagoniste”, che sarebbe confermata da due ferimenti e da un omicidio commessi tra l'11 ed il 19 febbraio del 2022 a San Martino e Cervinara”. Da domani, intanto, il via agli interrogatori delle persone colpite dal provvedimento cautelare: dodici persone in carcere, nove ai domiciliari e due all'obbligo di dimora.