Avellino

"Ve lo chiedo veramente con il cuore. È il momento di restare uniti. È il momento di restare compatti". E il passaggio sulla coesione Michele Pazienza l'ha rinnovato anche sul finale della conferenza post-gara: un invito a tutto l'ambiente per un fase definita particolare dal tecnico di San Severo. Dopo il pari a reti bianche con la Turris l'Avellino si ritrova a -8 dalla capolista Juve Stabia, a -5 dal Picerno, a -2 dal Benevento verso il derby del "Vigorito", superato dal Crotone e con i rischi di chiudere il sedicesimo turno al settimo posto in virtù dei match in serata per la Casertana, impegnata in casa col Foggia, e per il Latina, che ospita il Sorrento.

Secondo pari a reti bianche nella gestione del tecnico di San Severo

Il finale di 0-0 con i corallini ricorda molto il primo pareggio in campionato proprio all'esordio della gestione tecnica di Pazienza: dopo due sconfitte con cinque gol subiti ecco un pari a reti bianche in cui è almeno tornata la consistenza difensiva, ma è mancato il guizzo per spianare la strada verso il successo. Le occasioni mancate da Michele Marconi e Cosimo Patierno cambiano inevitabilmente il giudizio, ma allo stesso tempo l'auspicio presentato dall'allenatore, ovvero di sfruttare il punto conquistato con la Turris al pari di quello con il Foggia, che aprì alla stabilità e alla serie di risultati positivi da prospettiva primo posto, dovrà trasformarsi in una nuova opportunità, che nei fatti potrà essere generata solo dall'interno. Benevento, Taranto e Crotone fino alla fine del 2023 in campionato e le prime due sfide saranno intervallate dal quarto di finale di Coppa Italia con la Lucchese: in casa Avellino occorre ritrovare la brillantezza, fisica e tattica, emersa fino a Brindisi e in particolar modo in trasferta perché fin qui tra le mura amiche il rendimento è stato da settima forza del girone.