Mercogliano

Si è chiusa venerdì sera la prima fase per la causa di beatificazione del frate benedettino Padre Emilio Colombo, il primo passo di un lungo cammino per la sua beatificazione. 

"Padre Emilio Colombo rappresenta una figura emblematica della dedizione alla fede e alla carità e, come evidenziato dalle testimonianze ascoltate stasera, un umile servo di Dio sempre col cuore aperto al prossimo.". Spiega il sindaco Vittorio D' Alessio.

Emilio (Giovanni) Maria Colombo O.S.B. Nato il 14 settembre del 1920 a Petruro, piccola frazione di Forino, a pochi chilometri da Avellino, entrò giovanissimo nell’alunnato monastico dell’Abbazia di Montevergine fino a vestire l’abito cenobitico per mano dell’abate Giuseppe Ramiro Marcone. 

Mite, umile, caritatevole, dotato di profonda spiritualità e sensibilità, ma soprattutto di una fede ardente al punto di divenire lui stesso un riferimento per tutti i confratelli e per coloro che lo incontrarono nel cammino della propria vita. Padre Emilio aveva sempre parole buone per tutti, cariche di dolcezza, di speranza, di comprensione. Per i giovani studenti e futuri sacerdoti, nel tempo che fu rettore del seminario, fu uno straordinario esempio di integrità, di impegno quotidiano e di alta spiritualità. Aveva inoltre una profonda devozione per la Madonna, che lo portava a consumarsi le mani nella recita ininterrotta e quotidiana del Santo Rosario.

L’inizio della causa di beatificazione è un atto fortemente voluto dall’abate di Montevergine, P. Riccardo Luca Guariglia che, in prima persona, dal 1981 fino al 2000, anno del transito del Servo di Dio, ebbe modo di saggiarne le straordinarie doti umane che furono determinanti nel processo di crescita spirituale di tutti i giovani monaci di quel periodo. Per tale ragione il padre abate ha nominato il P. Massimiliano Noviello OFMCap, quale postulatore della causa relativa al P. Emilio Colombo.