di Luigi Mainolfi
Il 28 novembre scorso, a Parigi, si è riunito il Bureau International des Expositions (BIE) per decidere la città in cui si dovrà svolgere l’Expo 2030. Su 165 Paesi partecipanti, 119 hanno votato Riad, Capitale dell’Arabia Saudita, 29 per Busan, città della Corea e solo17 per Roma. Tale risultato dipende da diverse ragioni, vicine e lontane.
Secondo Giampiero Massolo, Presidente del Comitato promotore, è prevalso il mercantilismo. Penso che abbia pesato anche la differenza tra le somme impegnate per l’evento: Riad 190 milioni, Busan 160 milioni, Roma 30 milioni. Se aggiungiamo che il Campionato di Calcio 2022 si è svolto in Qatar e che politici italiani e occidentali fanno affari con i Paesi della stessa Area, dobbiamo porci la domanda: cosa sta succedendo? Milena Gabanelli, sul Corriere della Sera del 20 novembre scorso, si poneva la domanda: Cosa vogliono i Paesi del Brics? Dal 1° gennaio 2024, il Brics comprenderà 11 Paesi, che nel 2028 produrranno il 38,5 del PIL mondiale.
Altri 40 Paesi hanno chiesto di aderire. Questi dati e queste tendenze faranno spostare il centro di gravità economico del mondo verso l’estremo oriente, 92° est-30° Nord. Ci sono moltissimi dati, che dimostrano la continua crescita dell’influenza di Paesi non occidentali nei vari settori della vita economica e sociale mondiale. Chi osserva questi fenomeni si convince che, mentre l’Occidente si sta suicidando, come sostiene Rampini, l’importanza economia dell’ex Terzo mondo sta esplodendo. La sigla Bric, poi diventata Brics per l’adesione del Sud Africa, fu coniata nel 2001 da un economista, capo della Goldman Sachs. Ciò fa capire che quello che sta provocando la sudditanza dell’Occidente verso quelle zone, è stato ideato e incoraggiato dai poteri economici americani. Questi, mentre distraggono gli occidentali con crociate moraliste a favore delle minoranze e dell’ambiente, fanno aumentare la povertà nei Paesi occidentali per indebolirli politicamente. Il controllo delle ONG e la loro utilizzazione per aiutare i migranti a sbarcare in Italia è un altro elemento che lo dimostra. Nell’U.E. vivono 26 milioni di mussulmani e si prevede che nei prossimi 30 anni il numero salirà a 75 milioni, il 15% dei quali si fermerà in Italia.
Lascio a chi legge, immaginare le conseguenze economiche, culturali e sociali. Nei Paesi mussulmani esistono Dittature, si costruiscono Torri di Babele orizzontali e verticali (vedi Dubai), la Natura viene snaturata, le donne non hanno diritti, i lavoratori non hanno sindacati, ecc. Intanto, nostri politici (vedi Renzi e compagni) fanno consulenza economica, con conseguenze anti occidente. Mi dispiace constatare che i popoli occidentali non hanno ancora capito il danno provocato dagli ideatori del mercantilismo e dai loro seguaci. Il mondo è stato sempre gradualmente in movimento e negli ultimi decenni del ‘900, è arrivata la globalizzazione con relazioni gestite dalle varie diplomazie.
Nell’ultimo decennio, la deglobalizzazione ha provocato guerre e ha fatto diventare le società liquide. Adesso, tutto è permesso. Nel nostro Paese, nessun politico si vergogna di diventare collaboratore di dittatori e rappresentante di imprenditori concorrenti di quelli italiani. Non è la prima volta che uno Stato o un gruppo di Stati, sfruttando la distrazione di popoli, li invadono, li conquistano e li dominano. Per quanto ci riguarda, esportiamo ricchezza ( giovani e imprese) e importiamo povertà .
Tramite gli immigrati miliardi di rimesse vanno verso Sud-Est. Popolo italiano, sveglia!