Salerno

L'impiantistica sportiva a Salerno è sempre più fatiscente e sembra che l'amministrazione comunale non abbia la minima capacità di porvi rimedio. Rino Avella, presidente della Commissione Sport, è stato molto chiaro in un lungo intervento con i giornalisti, incontrati a Palazzo di Città. "La Commissione Sport ha delle limitate competenze, come ben sapete. Proprio domenica sono stato alla Vitale per il torneo Guglielmo Buonagiunto e a me dispiace tantissimo che questo impianto è datato e ha bisogno di serie manutenzioni. La piscina Simone Vitale è ormai datata e per recuperarla serve un intervento complessivo di almeno un milione e mezzo di euro. Questo, per recuperare a pieno la sua funzionalità. Non stiamo parlando della piccola manutenzione che comunque arreca sempre dei disservizi, non ultimo come col caso della caldaia".

Impiantistica di quartire in situazione deprecabile

"Sono soldi che l'Amministrazione in questo momento non ha - continua Rino Avella - ma ho lanciato stamattina un appello, anche altri colleghi, per mettere a disposizione soldi veri. È l'anno dello sport: si parla dell'Arechi, del Volpe, ma abbiamo una impiantistica di quartiere in situazione deprecabile. 

La proposta radicale di Rino Avella: "Privatizzare impiantistica sportiva. Non ci sono soldi"

Avella continua, lanciando una stoccata d'avviso allo stesso Sindaco Napoli. Avella afferma, infatti: "Faccio appello al Sindaco. In questi anni la Commissione Sport ha messo in risalto e visibilizzato questa situazione, sensibilizzando chi ha competenze dirette. Spero che queste situazioni non si ripetano. Quello che voglio fare oggi è proporre di privatizzare l'impiantistica sportiva perché così non si può andare avanti. Non possiamo più aprire nemmeno gli impianti. E questi sono impianti che non vengono manotenuti da anni... Anche la tendostruttura ha bisogno di revisione. Spero che lunedì con l'assessore Loffredo potremo avanzare in qualche direzione e parlare con Gallozzi e chi altro per trovare un accordo, e non fare come successo per l'Arechi. Il mio auspicio, ribadisco, è che certe cose non si verifichino più".