"Se fosse per me gli rinnoverei il contratto già domani. Mi ha sorpreso per la sua capacità di rinnovarsi, di analizzare le partite, per me può restare tutti gli anni che vuole, ma tutti sappiamo come funziona in questo mondo, sappiamo che se non vince nulla cadrà la sua testa e quella di qualche giocatore". Queste, in sintesi, le due risposte che Daniel Carvajal ha dato in conferenza stampa, alla vigilia del match di Champions contro il Napoli, in merito al futuro di Carlo Ancelotti. Brasile? Conferma sulla panchina dei blancos? Non è dato sapersi perchè il tecnico italiano del Real butta la palla in tribuna dicendo: "Non parlo del mio futuro, ma ringrazio Carvajal. Dice che sono un grande allenatore? Ha ragione, magari resto qui fino al 2030...scherzo, ma lo ringrazio. Faccio i complimenti a Simeone per i suoi 15 anni a Madrid con l'Atletico, queste cose le hanno fatte Ferguson allo United e Wenger all'Arsenal, ma nel calcio queste lunghe parentesi non sono la normalità". E lui ne sa qualcosa anche se di lunghi cicli ne ha vissuti come quelli al Milan o, con un intervallo importante, allo stesso Real. "Ho un sentimento speciale verso il Milan, ma ricordo tutti i club della mia carriera con grande affetto, non voglio mancare di rispetto a nessuno facendo classifiche, ma Milan e Real sono particolari per me, questo è il club più grande del mondo", dice riferendosi al Madrid che domani ospiterà il Napoli, altra squadra allenata da Ancelotti. "Non ho rivincite da prendermi semplicemente perchè a Napoli sono stato benissimo", sottolinea "Don Carlo" che parla anche della novità Mazzarri sulla panchina azzurra.
"Sono contento che Walter sia tornato a Napoli dove è stato ed è ancora molto amato. Il Napoli è sempre una squadra pericolosa e il cambio di allenatore dà una motivazioine supplementare, ma noi vogliamo fare una bella partita e chiudere il girone al primo posto", spiega Ancelotti che vede nelle due stelle dei partenopei i principali pericoli. "Kvara è formidabile nell'1 contro 1, Osimhen è un attaccante completo, fortissimo di testa e nelle transizioni, abbiamo cercato di tenere in conto tutte queste cose nella gara d'andata e cercheremo di farlo anche domani. Quella del Maradona fu una gara molto equilibrata e domani non andrà diversamente, loro sono una squadra pericolosa e bisognerà fare molta attenzione". Lui dovrà fare i conti con diversi infortuni, non ci sarà nemmeno Modric, ma nessun alibi: "Non voglio parlare delle assenze, mi sembrerebbe una mancaza di rispetto verso gli altri, ho un'ottima rosa a disposizione, domani giocherà Brahim Diaz che sta bene e ha sempre fatto bene", dice Ancelotti che coccola Bellingham ("Un ragazzo molto serio, un professionista che si troverebbe facilmente a suo agio in qualsiasi campionato") e non ha consigli da dare ai colleghi in difficoltà come, per esempio, Xavi: "Non ne ha bisogno, è normale ricevere critiche, lo sa e ha l'esperienza necessaria per gestirle".