Avellino

C'è aria di tempesta nella coalizione di centrodestra sul territorio avellinese. Il mancato accordo su una lista unitaria per le elezioni provinciali ha scatenato una serie di reazioni dopo che Fratelli d'Italia si è chiamata fuori, e ora in vista dell'appuntamento delle amministrative nel capoluogo si prova a rimettere insieme le ragioni dell'alleanza. Le distanze tra i partiti tuttavia restano, tali da rimettere in discussione il percorso unitario come fa intendere la segreteria dell'Udc rappesentata da Gennaro Romei, che insieme al segretario regionale Ciro Falanga, in una nota, precisa: 

"Il percorso unitario dei partiti del centrodestra, iniziato con l’elezione di Gianfranco Rotondi e Giulia Cosenza e proseguito con la celebrazione degli Stati Generali del centrodestra in primavera, si è interrotto con la presentazione delle liste per il rinnovo del Consiglio provinciale - si legge - Posto che tali elezioni non appassionano, né appaiono in alcun modo significative, essendo l’ultimo atto di una sciagurata riforma elettorale, appare evidente che manca sullo scenario una lista di centrodestra espressione della collegialità e della condivisione delle scelte tra tutte le forze politiche. Laddove manca la visione e la lungimiranza vengono operate scelte che con la politica non hanno alcun diritto di cittadinanza. Le fughe in avanti di taluni, in nome del civismo di Governo, appaiono giustificazioni stucchevoli e risuonano come un campanello d’allarme in vista delle prossime scadenze amministrative, in primis quella inerente la città capoluogo.A tal riguardo, l’UDC, nel rimarcare la necessità di una coalizione coesa e allargata alle associazioni, rappresenta la necessità della formulazione di una proposta politica chiara nell’interesse dei cittadini del capoluogo e dei comuni chiamati al voto la prossima primavera. Non è questo il tempo degli inciuci e degli insensati accordi dell’ultim’ora. E’ tempo di proporre alla città e alla provincia una proposta politica chiara e qualitativamente elevata. Temporeggiare porta a vivacchiare e genera scelte incomprensibili, come quella consumata per le elezioni provinciali, distinte e distanti da un’idea di politica permeata di valori e principi. L’UDC, alla luce delle ultime vicende, non si riconosce in alcun modo nelle scelte della coalizione, ma, ad un tempo, continua a profondere le proprie energie per offrire alla città una propria proposta politica radicata nei valori del cattolicesimo democratico" conclude.