Più Tasi per tutti. E’ quanto è venuto fuori dall'ultima seduta di consiglio comunale. Nel bilancio di previsione 2015 approvato, con i soli voti della maggioranza, è stato dato il via libera all’aumento della Tasi di un punto millesimale. Dunque la tassa sui servizi indivisibili passa dal 1.5 per mille al 2.5 per mille prevista per l’anno 2015. E tanto è bastato per far gridare allo scandalo i consiglieri comunali di minoranza. Gerardo De Stefano ha bocciato la scelta dell’amministrazione Vignola. “Si tratta, ha spiegato, di un aumento indiscriminato che colpisce tutti visto che non si è pensato di introdurre alcune esenzione. Non si è pensato, ad esempio, di tendere una mano ai pensionati piuttosto ai tanti lavoratori che in questi mesi a causa delle difficoltà che sta attraversando il polo conciario solofrano si sono ritrovati senza lavoro e che possono usufruire unicamente degli ammortizzatori sociali. Si è deciso di applicare l’imposta in maniera indiscriminata a tutti e questo ritengo che sia indice di una profonda iniquità sociale”. Replica a muso duro Michele Russo assessore delegato al bilancio. “Quando l’opposizione consiliare sostiene che l’amministrazione ha applicato un aumento di imposte gravoso per i cittadini dici una cosa non vera. Dimentica infatti di dire che contestualmente, nello stesso anno solare, si è provveduto a ridurre la Tari. Un taglio della misura di trecentocinquantamila euro. Cosa significa questo in soldoni? Prendiamo il caso di chi abita in un appartamento, in affitto, di ottanta metri quadri. Ebbene questo cittadino si troverà a pagare un importo per la tari ridotto di quaranta euro mentre l’aumento della tasi inciderà con una spesa maggio della misura di cinque euro. Certamente l’aumento della Tasi c’è ma se commisurato al taglio della tari, dunque, si tratta di una spesa assolutamente gestibile”. “Quello della tasi, continua Russo, rappresenta in effetti l’unico ‘inghippo’ di un bilancio che per il resto prosegue sulla strada del contenimento della spesa corrente e del contenimento della pressione fiscale a carico dei cittadini. Per quanto riguarda la tasi il fatto è che non abbiamo potuto fare altro che aumentarla. C’è stata la necessità di reperire seicentomila euro per far quadrare i conti. E questo con i duecentoquarantaseimila euro in meno di trasferimenti statali all’ente comune. Non solo. Quest’anno abbiamo dovuto aumentare la dotazione a disposizione del capitolo legato all’emergenza idrica. Per fare fronti a tutte queste voci in uscita abbiamo approntato un accertamento Ici sugli anni pregressi ed a questo abbiamo affiancato l’aumento della Tasi.” E rispetto alla mancata previsione delle esenzioni. “Il presupposto impositivo della Tasi è la proprietà o la detenzione di un immobile. Prevedere delle esenzioni risulta dunque estremamente complicato perché si devono andare a considerare tutta una serie di variabili. E ripeto: l’aumento della tasi è piccola cosa se paragonato al taglio imposto nello stesso anno solare alla tari”. Il gettito derivante dalla Tasi passerà da quasi settecentomila euro ad un milione e mezzo di euro a seguito dell'aumento dell'aliquota.
Giuseppe Aufiero